Una decisione che sta creando forti malumori tra gli attivisti spezzini che avevano trovato una convergenza su un nome condiviso e conosciuto in città. Ma le regole sono regole – dicono dai vertici del Movimento – e il passato di Grondacci sarebbe in contraddizione con le severe norme interne: l’esperto di diritto ambientale conta infatti nel suo passato una legislatura da consigliere di circoscrizione nel Pci, da giovanissimo militante, negli anni ’80. E poi negli anni ’90 un’esperienza da consigliere provinciale dei verdi.
Ci sarebbero anche 9 mesi da assessore esterno nella giunta Pagano, ma quest’ultimo incarico non ostacolerebbe la sua candidatura. Le altre sì. Sono passati decenni, ma nel Movimento 5 stelle questo potrebbe bastare: martedì sera Grondacci si dichiarerà disponibile con riserva a candidarsi. Poi gli attivisti spezzini sarebbero pronti alla battaglia in difesa della candidatura ritenuta la più forte per vincere alle elezioni.
IL COMMENTO
Non di soli “rolli” vivono i caruggi, dimenticati da un sindaco dopo l’altro
Ex Ilva: che ci azzeccano Jindal, Renzi e la Salis