cronaca

Conferenza stampa dopo l'inchiesta che ha portato a 5 arresti
3 minuti e 8 secondi di lettura
"Siamo qui per informare i cittadini sull’evolversi della situazione della pratica Civitas e per reagire alla scandalosa strumentalizzazione politica che sta compiendo l’opposizione". Queste le parole utilizzate dall'Amministrazione Comunale di Ventimiglia, guidata dal sindaco Enrico Ioculano, durante una conferenza stampa sugli sviluppi dell'indagine che ha scosso la città di confine nelle ultime ore.

"Civitas - è stato ricordato - è una società partecipata, prodotto della vecchia amministrazione Scullino nata nel 2008 per la gestione e la manutenzione dei lavori pubblici, per aggirare i vincoli imposti al comune dal patto di stabilità interno e quelli dei regolamenti degli appalti pubblici. Col senno di poi, se non fosse stata costituita, la città di Ventimiglia ne avrebbe tratto beneficio".

Per quanto riguarda il liquidatore Massimo Fruschelli (arrestato per turbata libertà degli incanti, truffa, peculato e falso) nel corso della conferenza stampa è stato ribadito che si tratta di "un consulente scelto dalla Commissione Prefettizia che noi Amministrazione abbiamo ricevuto solamente in eredità".

Ioculano ha affermato che è stato anche grazie all’azione di questa amministrazione se aspetti contabili poco chiari sono emersi e sono stati sottoposti all’attenzione degli organi competenti. "Osservando lo svolgimento di alcune situazioni e trovandole dubbiose abbiamo con decisione evidenziato alcuni atti agli organi di controllo", ha detto. "Dopodiché abbiamo dato da subito ampia disponibilità alla Procura consegnando vari documenti e informandola sulle procedure seguite da quando siamo in carica, con atti scritti e deposizioni".

L'amministrazione intemelia ha risposto poi alle critiche più in queste ore dalle opposizioni, che hanno accusato Ioculano e la sua maggioranza di aver titubato troppo sulla pratica Civitas.
"Non possiamo permettere che le opposizioni facciano del pessimo sciacallaggio", ha detto Ioculano. "Ogni passo è stato compiuto in coscienza dalla nostra Giunta senza celebrarlo a mezzo stampa, per chiari e ovvi motivi di rispetto delle indagini avviate dalle autorità competenti".

Nel comunicato stampa (clicca qui per scaricarlo) viene inoltre ribadito che "il Comune di Ventimiglia è parte lesa" e che "l’impegno profuso da parte delle Autorità competenti pone fine se accertato ad un disegno criminoso perpetuato ai danni di Codesto Comune".

L'INDAGINE
- L'indagine della Gdf di Imperia, coordinata dai pm Alessandro Bogliolo e Francesca Sussarellu, si è conclusa con 5 arresti e 9 indagati. Le ipotesi di reato contestate vanno dalla turbata libertà di scelta del contraente (ex turbativa d'asta), al falso e peculato.

Secondo l'accusa, un immobile ex 'Enaip' sarebbe stato venduto a un privato (che non è indagato) al prezzo di 550mila euro, anziché 1 milione e 80mila euro, e il denaro ricavato sarebbe stato spartito tra gli indagati, anziché essere consegnato al Comune, grazie a una serie di falsi rimborsi, false fatturazioni e altri stratagemmi finanziari.

Gli investigatori ritengono che alla base della vendita sotto costo possa esserci una falsa perizia effettuata dopo l'alienazione. I cinque arrestati, in particolare, sono accusati di aver creato una società fittizia, con sede a Roma, a cui era stato affidato il compito di redigere una falsa perizia estimativa dell' immobile, sceso a 680mila euro, dopo due aste andate deserte. Perizia firmata da un geometra toscano senza aver mai visionato l'immobile e in data successiva alla vendita dello stabile.

ARRESTATO ANCHE BRESCIANI
- Nelle scorse ore è emerso come tra le cinque persone arrestate figuri anche il nome di Giorgio Bresciani, ex calciatore del Bologna. Bresciani, conosciuto a Bologna per aver segnato il gol che nel 1996 riportò la squadra in serie A, è coinvolto nell'nchiesta per truffa e turbata libertà di scelta del contraente, ed è stato portato nel carcere della Dozza dalla Guardia di Finanza.