cronaca

Centinaia di dispersi e migliaia di sfollati, scatta la solidarietà
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È salito a 250 morti il bilancio delle vittime del devastante terremoto di magnitudo 6 che ha colpito ieri il Centro Italia. I feriti sono circa 400, e sono ancora molti i dispersi: a Pescara del Tronto i cani molecolari non fiutano altri sopravvissuti.

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I Vigili del Fuoco hanno, al momento, hanno estratto vive dalle macerie del sisma 215 persone.
Nell'area del terremoto sono presenti con 2.027 uomini e 400 mezzi che "possono aumentare in qualsiasi momento se necessario". Lo ha indicato il prefetto Bruno Frattasi, capo del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, nel corso dell'ultimo briefing della Protezione Civile. Nel dettaglio, nell'area del reatino "ci sono stati 200 salvataggi, e sono al momento impiegati 639 uomini e 270 mezzi"; nell'area delle Marche "15 salvataggi", con 388 uomini in campo".

Il consiglio die ministri ha deliberato lo stato di emergenza e lo stanziamento dei primi 50 milioni di euro per l'emergenza. Lo annuncia il premier Matteo Renzi al termine del consiglio dei ministri.

Fabrizio Curcio
, capo della Protezione Civile, sottolinea che il numero delle vittime è destinato a crescere e che la ricerca dei dispersi prosegue anche se "è impossibile" stabilirne il numero preciso, dal momento che in alcuni comuni colpiti erano presenti molti turisti e persone di passaggio.

VIDEO | I paesi visti dall'alto: Norcia e Amatrice
Le riprese aeree dei vigili del fuoco

Segnalati anche i primi casi di sciacallaggio, mentre la terra continua a tremare. Proseguono infatti a decine le scosse di terremoto tra Lazio, Marche e Umbria. Solo da mezzanotte se ne sono registrate un centinaio di magnitudo 2 o superiore: la più forte è stata di 4,5 con epicentro tra Accumoli e Arquata del Tronto, alle 5.17 di stamattina.

Il numero complessivo delle scosse sale a più di 300, ma gli esperti rassicurano che in questi casi è la norma: "Le repliche si stanno susseguendo in modo coerente con quanto prevedono i modelli teorici". I geologi ricordano che scosse superiori a magnitudo 6 si registrano in media ogni 15 anni in Italia, cosa che dovrebbe spingere a una maggior prevenzione dei rischi.

VIDEO | La testimonianza di un volontario ligure

La procura di Rieti ha aperto un unico fascicolo con l'ipotesi di reato di disastro colposo. L'inchiesta è coordinata dal procuratore capo Giuseppe Saieva e vede impegnati tutti i magistrati della procura reatina. Saieva ha compiuto un primo sopralluogo nella giornata di ieri disponendo una serie di sequestri. Obiettivo dell'inchiesta è fare luce anche sui crolli che hanno interessato edifici ristrutturati recentemente, come la scuola di Amatrice e il campanile crollato ad Accumoli, per il restauro del quale il sindaco respinge le accuse di imperizia.

Da tutta Italia sono arrivati mezzi della protezione civile, squadre di vigili del fuoco e un grande esercito di volontari accorsi per dare una mano. Mobilitati anche i militari. Dalla Liguria sono partite colonne di mezzi di soccorso e uomini dei vigili del fuoco da tutte le province.

I pompieri della Spezia, che hanno fatto partire 13 unità per i luoghi del sisma, sono fra i pochi comandi in Italia ad avere a disposizione molte macchine operatrici di piccole dimensioni, capaci di scavare in luoghi molto stretti. Si tratta di mini pale gommate, mini escavatori, macchine tipo piccolissimi bobcat che sono state utilizzate anche durante l'alluvione del 25 ottobre del 2011, in particolare negli stretti vicoli di Vernazza, nelle Cinque Terre.

L'assessore regionale alla protezione civile, Giacomo Giampedrone, ha detto: "In base alle richieste offriremo il nostro aiuto concreto". È pronto a partire il primo modulo abitativo per circa 250 persone. Nel frattempo il centro operativo di Protezione Civile della Spezia ha già preparato mezzi, rifornimenti e 30 tende in grado di accogliere e provvedere a quasi 400 persone per due giorni. Mobilitata anche la sala operativa del 118 dell'ospedale San Martino in contatto costante con la Protezione Civile di Roma.

ECCO COME DONARE SANGUE E SOLDI

La Regione Liguria ha inviato quattro unità cinofile nei luoghi colpiti dal terremoto che saranno attive già nella serata per la ricerca dei dispersi e è pronta a mandare 40 volontari e moduli abitativi in caso di richiesta da parte della Protezione civile nazionale. Lo ha detto l'assessore regionale alla Protezione civile della Liguria Giacomo Giampedrone. Tra il materiale pronto per essere inviato ci sono 60 tende, 2 carrelli cucina, una tenda mensa e una cucina in container, 350 brandine, 50 tavoli, 100 panche, 3 generatori carrellati, 2 carrelli con bagni docce e 7 torri faro.

Anche il Servizio Regionale Ligure del Soccorso Alpino e Speleologico darà il suo contributo. Il Corpo Nazionale, struttura Operativa Nazionale della Protezione Civile insieme agli altri enti dello stato, partecipa fin dalle operazioni di soccorso. Preso atto della gravità del disastro accaduto, è stato chiesto di inviare alcune squadre di volontari già operativi sul posto per garantire il necessario ricambio di uomini. Le squadre composte da tecnici, infermieri e volontari sono in viaggio verso Amatrice e gli altri luoghi della calamità, mentre altri volontari sono pronti per garantire la presenza nelle prossime giornate, in modo tale che nulla rimanga intentato in questi primi giorni dell’evento.