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Aveva collaborato con i più grandi teatri del mondo
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A soli 59 anni è morta al Poliambulanza di Brescia il soprano Daniela Dessì. Lo conferma il tenore Fabio Armiliato, compagno di vita dal 2000. "Una malattia breve, terribile e incomprensibile me l'ha portata via in questi mesi - ha detto Armiliato - se ne è andata la più grande cantante lirica degli ultimi 20 anni", ha aggiunto commosso.

Tante e prestigiose le collaborazioni internazionali dell'artista, nata a Genova ma da tempo residente sul lago di Garda. Innumerevoli le interpretazioni, tra cui quelle delle eroine verdiane e pucciniane, e le collaborazioni con i più grandi teatri, dalla Scala di Milano al Metropolitan di New York, alla Deutsche Oper di Berlino.

I funerali saranno celebrati martedì prossimo, 23 agosto,
nel Duomo di Brescia. La camera ardente è stata allestita alla clinica Poliambulanza a Brescia, dove Daniela Dessì era ricoverata. Sarà seppellita nel cimitero di Gussago (Brescia), dove risiedeva.

LA COMMOZIONE DEL CARLO FELICE -
"Il sovrintendente, il cda e tutti i dipendenti del Teatro Carlo Felice, partecipano commossi all'improvvisa scomparsa di Daniela Dessì - si legge nella nota del teatro -Daniela, per Genova sua città natale, e in particolare per il Teatro Carlo Felice, ha sempre dato prova di professionalità e grande generosità, temperamento forte con straordinarie capacità espressive e doti canore che la collocano tra le maggiori figure di spicco sul panorama operistico nazionale e internazionale". A Genova nel 2010 "Dessì ha interpretato una straordinaria Tosca, nel 2012 è stata una regale Turandot, nel 2014 Butterfly - ricorda il sovrintendente Maurizio Roi - e la sua ultima apparizione nel 2015 con una toccante Fedora".


IL CORDOGLIO DELLA REGIONE -
“E’ un giorno di lutto per la cultura nazionale e genovese in particolare. Con la scomparsa di Daniela Dessì se ne va una grande donna, una grande voce, una grande professionista che, pur avendo conquistato una fama internazionale, non ha mai perso il suo forte legame con Genova, sua città natale, e con il Teatro Carlo Felice. Ci uniamo nel ricordo del mondo della cultura ed esprimiamo le più sentite condoglianze ai familiari e al tenore Fabio Fabio Armiliato, suo compagno di vita e di lavoro”. Così l’assessore alla Cultura della Regione Liguria Ilaria Cavo.


IL RICORDO DELLA SCALA DI MILANO -
La Scala di Milano "si stringe con affetto intorno alla famiglia" di Daniela Dessì. La notizia della scomparsa della cantante lirica, si legge in una nota diffusa dal teatro milanese, "suscita profonda commozione in tutti coloro che amano l'opera, e in particolare in chi ha lavorato con lei". In quasi 30 anni di presenze al Teatro alla Scala, si legge nel comunicato, "Daniela Dessì ha presentato un vasto repertorio che, seguendo la naturale evoluzione della sua voce, ha spaziato da Rossini e Mozart a Verdi, Puccini e al Verismo, forte di una tecnica solidissima che insieme al forte temperamento e ad una rara sensibilità interpretativa l'ha collocata tra le figure di spicco del panorama operistico internazionale".

La sua Fiordiligi in Così fan tutte e i suoi ruoli verdiani con Riccardo Muti (Alice Ford, Elisabetta di Valois, Messa da Requiem) e le sue interpretazioni di Puccini e Cilea "restano tra le pagini indimenticabili della storia scaligera degli ultimi decenni". È significativo, infine, spiega ancora la Scala, "che il premio Abbiati della Critica Musicale Italiana sia giunto nel 2008 per Norma al Comunale di Bologna, un ruolo estraneo al repertorio tradizionale della cantante, che richiede imperiosa autorità vocale e scenica unita a ferreo controllo tecnico". Il debutto alla Scala di Daniela Dessì avviene all'inizio della carriera, nel 1982, nella parte di Donna Fulvia ne La pietra del paragone di Rossini diretta da Piero Bellugi alla Piccola Scala, con la regia di Eduardo De Filippo.

Nel 1987 canta Messa da Requiem di Verdi diretta da Riccardo Muti alla Philharmonie di Berlino nell'ambito dei festeggiamenti per i 750 anni della capitale tedesca e nel 1988 è Liù nella Turandot in trasferta giapponese con la direzione di Lorin Maazel insieme a Ghena Dimitrova e Nicola Martinucci. L'anno seguente sostituisce Cheryl Studer come Contessa in una rappresentazione de Le nozze di Figaro diretta da Riccardo Muti prima di indossare, questa volta da titolare, i panni di Fiordiligi nell'ormai classica edizione di Così fan tutte, sempre diretta da Muti con la regia di Michael Hampe. Seguono ancora Requiem con Muti e Liù con Maazel in tournée a Mosca. La sua ultima apparizione scaligera, nel 2009, spiega ancora la Scala, "concludeva una nutrite serie di presenze nella stagione dei concerti di canto".