cronaca

Resta critica la situazione ad Aleppo: l'Onu chiede 48 ore di tregua umanitaria
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Il sindaco di Sirte, Mokhtar Khalifa, ha affermato che le forze libiche sostenute dagli Stati Uniti "hanno liberato il 70%" della città nelle mani dell'Isis. Khalifa sostiene che i quartieri meridionali e occidentali di Sirte, considerata la roccaforte dell'Isis in Nord Africa, sono sotto il controllo dei combattenti fedeli al governo sostenuto dall'Onu.

Ancora critica la situazione ad Aleppo: il rumore delle esplosioni conferma che i combattimenti e i bombardamenti non sono ancora cessati, nonostante la situazione appaia "più calma", come riferito dal parroco della chiesa di San Francesco, nel settore occidentale della città sotto controllo governativo.

"Tre ore al giorno di tregua umanitaria ad Aleppo non bastano, sono necessarie almeno 48 ore". Lo ha detto l'inviato speciale dell'Onu per la Siria Staffan de Mistura, in conferenza stampa a Ginevra.

A Raqqa, 'capitale' dello Stato Islamico in Siria, almeno 30 persone fra miliziani dell'Isis e civili sono morte nei bombardamenti dell'aviazione russa, riferisce l'Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus). La ong parla di una decina di attacchi che hanno provocato anche circa 70 feriti. In precedenza la Russia aveva dato notizia dei raid compiuti da 6 bombardieri strategici che hanno preso di mira una fabbrica per la produzione di "munizioni chimiche". Negli attacchi sono stati uccisi "un gran numero di jihadisti".