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Telefonata "pittoresca", denuncia depositata ai carabinieri
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La telenovela sui rapporti Eto’o-Ferrero si arricchisce di una nuova puntata. E stavolta nella trama entra anche a pieno titolo la caserma dei carabinieri di Porto Cervo. Il 22 luglio scorso infatti George Gardi, procuratore di Samuel Eto’o, ha presentato una querela "per minacce" nei confronti del presidente della Sampdoria Massimo Ferrero.

La denuncia fa riferimento a una convulsa e pittoresca telefonata effettuata dal patron blucerchiato all’indomani dell’intervista che il 3 maggio scorso il procuratore aveva rilasciato a Primocanale. Un colloquio telefonico in cui le parole di Massimo Ferrero lasciano poco spazio alla replica di Gardi che viene apostrofato con “sei un coglione...sei un servo di Samuel”.

Nel corso della telefonata Ferrero fa riferimento al contenzioso aperto tra il management di Gardi e la Sampdoria per il calciatore Olinga. E dimostra di gradire poco le esternazioni a mezzo stampa cominciate con una conferenza stampa a Milano e proseguite poi su Primocanale: “...io non sono un presidente come quelli che conoscete voi... io vengo lì e ve do le botte al culetto. Non mi cagate il cazzo, sono chiaro?”.

Nella querela presentata alla stazione dei carabinieri in Sardegna i passaggi evidenziati sono proprio quelli che, in modo più colorito, porterebbero a uno scontro fisico più che in tribunale. Ferrero infatti al telefono sottolinea: “Io te vengo a cercà e te meno pure.... Te e quell'altro zozzone. Perché se me fate ‘ncazzà ve faccio io ‘na causa. Ve ne faccio una corporativa, che ve meno a tutti e due, e una poi col tribunale”.

A un certo punto la conversazione è tornata su toni meno inclini al turpiloquio, con il presidente Ferrero che invitava Gardi a rivolgersi a fine campionato all’avvocato Romei, legale dei blucerchiati, per trovare una soluzione su Olinga. Poi, però, il numero uno della Samp si è di nuovo fatto prendere la mano: “Ma al prossimo messaggio che mandi a Rete Italia o a Pippa ricotta ti vengo a cercare e ti stacco ‘na recchia. Poi la piglio, la incarto e gliela porti a Eto'o”.

Nel frattempo proprio l’avvocato Romei, in un’intervista a Primocanale, il 6 luglio aveva detto che “non c’è stata nessuna minaccia” e che sul caso Olinga “abbiamo risolto tutto”. Di diverso avviso è invece l’entourage di Samuel Eto’o, tanto da formalizzare la querela contro Massimo Ferrero. Con l’apertura di un nuovo capitolo della storia che, sicuramente, non è ancora ai titoli di coda.