Protesta e presidio davanti alla prefettura dei lavoratori delle aziende Switch, Ma.Ris e Giglio che si occupavano per conto di Amiu di una parte della raccolta differenziata. Da quando una inchiesta sullo smaltimento dei rifiuti ha coinvolto le aziende e la municipalizzata, i dipendenti delle tre imprese non hanno più lavorato. Dal giorno in cui l'inchiesta portò a sette arresti e bloccò le attività delle imprese che lavoravano per Amiu, i dipendenti, dicono i sindacati, sono senza stipendio e senza futuro. La situazione interessa circa 130 persone. "Le istituzioni devono trovare una soluzione, si tratta di personale specializzato nella raccolta differenziata che non possono lavorare mentre la città avrebbe bisogno del loro intervento. Il nuovo sistema di ammortizzatori sociali voluto dal Governo sta creando molti problemi a queste persone che non ricevono quanto gli spetterebbe e si trovano a fine mese senza soldi per comprare il pane", dicono i sindacalisti.
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