cronaca

Chiesto un incontro urgente con Renzi
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Restano preoccupati i sindacati dopo l'incontro al Mise sulla situazione di Piaggio Aero, alla presenza di rappresentati aziendali e del Governo. I vertici hanno presentato le linee guida per il nuovo piano industriale che prevede, come paventato negli ultimi tempi, l'esternalizzazione delle attività presenti a Villanova d'Albenga e Genova Sestri Ponente. 

"Già avevamo segnali preoccupanti - commenta il segretario generale di Fim-Cisl Liguria, Alessandro Vella - oggi ci è stato presentato questo piano che stravolge quello del 2014". Si parla di scorpori e di 132 esuberi per fronteggiare quella che l'azienda ha definito una "contrazione del mercato". I sindacati chiedono "garanzie concrete perché non ci siano ridimensionamenti", mentre ricordano che "va trovata una situazione per i 130 dipendenti tutt'oggi in cassa integrazione". 

L'azienda vuole concentrare il proprio business sui velivoli militari e civili. L'intenzione è di cedere a terzi le attività collaterali, come la produzione di motori a Villanova d'Albenga e la manutenzione a Sestri Ponente. Il nuovo piano prevede poi una rinegoziazione delle linee di credito con le banche.

Prossime mosse? "Chiediamo un incontro urgente con Renzi
, vogliamo vedere un piano industriale credibile. Nella nostra regione ci sono importanti maestranze per lo sviluppo del drone. Noi ci abbiamo creduto, il Governo ora deve mettere al centro l'occupazione". 

"Non è accettabile qualunque piano industriale che prevede esuberi". Così il segretario della Fiom Cgil di Genova Antonio Caminito commenta il piano industriale di Piaggio Aerospace. "La Cgil non è disponibile ad aprire nessuna nuova discussione che non abbia la conferma delle linee del precedente piano", dice Caminito. Il piano "traccia un futuro incerto per coloro che lavorano alla produzione motori, 350, e alla manutenzione dei mezzi civili, 90, che uniti a quelli che devono passare a Laerh che ha acquisito alcune lavorazioni di Piaggio, complessivamente sono 650 su circa 1300".

"Grande preoccupazione" esprime la Uilm con Antonio Apa.
"Per noi vale il paino del 2014, nessun lavoratore può essere lasciato per strada. Il piano è nebuloso, non è chiaro quale sia l'impegno del Governo vista anche la golden power che esercita su Piaggio".

"Quel documento per noi non ha alcun valore perché l'azienda si rimangia le promesse fatte anche un mese fa quando sosteneva di salvare settori e personale così come prevedeva il piano presentato due anni fa alla Presidenza del Consiglio dei Ministri", dice il segretario provinciale della Fiom di Savona, Andrea Mandraccia. "Tutto resta sospeso in attesa di un nuovo incontro alla presidenza del Consiglio dei Ministri".