“Sono state circa 420 mila le firme raccolte dai comitati in tutta Italia per sostenere l’abrogazione dell’Italicum, e solo per una manciata di firme non è stato centrato l’obiettivo. Quello che però è evidente è l’enorme sforzo compiuto da oltre 400 comitati locali che si sono impegnati in questi mesi e hanno dato vita a una grande mobilitazione sui territori”.Lo dichiara Stefano Quaranta, deputato di Sinistra Italiana, capogruppo in Commissione Affari Costituzionali e membro del Coordinamento Democrazia Costituzionale, mentre entra nei dettagli delle firme raccolte a livello nazionale: “Per il quesito riguardante l’abnorme premio di maggioranza (54% dei seggi alla Camera) che la lista vincitrice prenderebbe dopo il ballottaggio sono state raggiunte 418239 mila firme, mentre per quello riguardante i capilista bloccati e le loro candidature plurime le firme sono 422555”.
“Particolarmente interessante è il dato della Liguria, che è tra i migliori in Italia con oltre 20 mila firme raccolte (19256 per il primo quesito, 20870 per il secondo) e insieme a Toscana (50503) e Basilicata (8342) guida la classifica tra le regioni che si sono mobilitate di più” – spiega Quaranta che in serata sarà ad Alghero invitato per parlare sulle ragioni del no al referendum costituzionale. “Questo è avvenuto nonostante da parte dei principali organi di informazione ci sia stato un evidente boicottaggio – aggiunge il deputato di Sinistra Italiana che sottolinea come giusto la settimana scorsa i dati AgiCom (20 aprile – 6 giugno) relativi agli spazi dei Tg parlavano chiaro: 22% al NO, 78% per i sostenitori della riforma Boschi Renzi.
“La mobilitazione continua – assicura il deputato genovese – la prima necessità è informare, al di là della propaganda renziana, sulle ragioni per cui siamo contrari a questa 'deforma' della Costituzione”.
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