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E sul referendum: "Si entri nel merito, non perdiamo questo treno"
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"C'è un dato che non abbiamo ancora risolto, che è quello su cui dovremo riflettere, ed è quello che ci viene dalle elezioni regionali dello scorso anno: non aver fatto i conti fino in fondo con quelle elezioni e non essere riusciti ad allargare le alleanze sia dal punto di vista politico che sociale ci mette tutti quanti in una situazione di grande difficoltà".

Lo ha detto il ministro della giustizia Andrea Orlando a Genvoa, rispondendo sulle elezioni a Savona perse dal Pd. Secondo Orlando serve "una seria riflessione su quel dato prescindendo da questioni personalistiche e dagli schieramenti interni ma guardando la realtà nei suoi numeri e nei sui dati oggettivi". Il ministro, spezzino, ha ringraziato il commissario del Pd ligure David Ermini per il lavoro "difficile svolto fino qua per cercare di tenere per quanto possibile un clima sereno, ma ormai non la risolviamo più con il clima. Ci sono dei nodi politici che devono essere sciolti", ha aggiunto.

Poi Orlando ha parlato della 
sentenza della cassazione che dice sì alla stepchild adoption: "Credo come sempre che sia opportuno che le sentenze vengano rispettate. Si sapeva che quando il Parlamento ha deciso di non intervenire in questa materia - ha detto - questa sarebbe stata rimessa inevitabilmente alla giurisprudenza e così è avvenuto".

Secondo il Guardasigilli il rispetto di questa sentenza è motivato anche dal fatto che la Cassazione "ha detto una cosa che non può che essere condivisa e cioè che la valutazione parte da una attività istruttoria che il giudice deve fare caso per caso". Secondo il ministro della giustizia questo dato è "in larga parte insuperabile, qualunque normativa si introduca, perché è evidente che la valutazione caso per caso del tema delle relazioni affettive è un passaggio inevitabile che non può essere definito a priori dalla legge".

Poi una battuta su referendum, d'accordo con quanto dichiarato dal costituzionalista Flick a Primocanale"Credo noi dobbiamo parlare nel merito della questione, del perché non possiamo perdere questo treno, del fatto che se si perde questo treno, questo paese rischia di rimanere paralizzato in una transizione ormai ventennale ed è un lusso che non ci possiamo permettere non nell'interesse della governo ma del paese".