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Dopo giorni di passione e il crollo ai minimi storici
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Dopo autentiche giornate di passione, nelle quali la discesa del titolo in Borsa sembrava inarrestabile, arrivando a ritoccare in sequenza il minimo storico, Banca Carige ha vissuto finalmente una giornata da star in Piazza Affari.

Guadagnando oltre il 18 per cento ha fatto molto meglio del resto del comparto bancario, come nei giorni scorsi aveva fatto peggio, il titolo è stata o trascinato al rialzo dalla generale euforia che ha colto il settore, soprattutto alla luce delle notizie riguardanti il Brexit, l'uscita della Gran Bretagna dall'Ue, data meno probabile di quanto non fosse nei giorni scorsi.

Se il referendum britannico del prossimo 23 giugno fa meno paura, non ancora risolte sono le criticità di Carige, che però da sole non sembrano affatto giustificare il crollo della sua patrimonializzazione in Borsa intorno ai 350 milioni.

La netta sensazione, infatti, che sul principale istituto di credito ligure siano in corso manovre speculative di ogni genere, di cui lo stesso rialzo boom dell'ultima seduta può essere in qualche modo una cartina di tornasole.

Eppure vero che Carige è attesa da snodi cruciali per il suo futuro, a cominciare dalla valutazione dei suoi crediti deteriorati, stimati sui 3,5 miliardi di euro. Il fondo Apollo si era offerto di rilevarli pagando il 18 per cento e mettendo in campo un'operazione che con un investimento complessivo di circa 700 milioni lo avrebbe anche portato ad assumere il controllo della banca. Il nuovo consiglio, guidato da Giuseppe Tesauro e Guido Bastianini, ha però risposto picche, ma questo non basta a giustificare quanto sta accadendo a Carige in Borsa.

Neppure le attese per il nuovo piano industriale, le cui linee guida sono state varate di recente e che dovrà essere recapitato alla Bce entro fine mese, sono sufficienti a motivare i movimenti corposi e spesso schizofrenici sul titolo Carige. Dire che la banca in Borsa si trova sulle montagne russe è davvero poco, anche se negli ultimi giorni la tendenza era quella di una picchiata senza fine.

La speculazione, insomma, sembra in servizio permanente effettivo, ma bisogna capire se si tratta solo di compravendite su volumi a volte enormi fatte esclusivamente a fini di profitti "mordi e fuggi" o se dietro si possa celare anche l'appetito di qualche finanziere che prima o poi si paleserà nel lanciare la sfida al principale azionista di Carige, la Malacalza Investimenti dell'imprenditore Vittorio Malacalza.

Questo scenario negli ambienti finanziari non viene del tutto escluso, anche perché l'anomalia intorno a Carige è evidente a tutti. L'ondata ribassista, arrestatasi solo oggi ma vedremo lunedì come andranno le cose, mal si concilia, infatti, con le valutazioni di molti autorevoli analisti finanziari, i quali ritengono il target price ben superiore a quello attuale e continuano a tenere il cartellino "buy" (comprare) sul titolo Carige. Segno che i fondamentali della banca ligure, pur duramente provati dalle difficoltà non ancora superate, vengono comunque ritenuti sufficientemente solidi.