cronaca

Sarà allestito un centro di accoglienza al Parco Merci delle Ferrovie
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È stato sciolto alla mezzanotte il presidio organizzato dalle mamme di Roverino, a Ventimiglia, che venerdì scorso hanno montato una barricata simbolica per dire no all'utilizzo del Palazzetto dello Sport, come centro di accoglienza temporaneo per i migranti ospiti della chiesa di Sant'Antonio, nella vicina via Tenda.

I genitori hanno atteso la mezzanotte, ovvero il momento in cui sarebbe diventata operativa la revoca dell'ordinanza emessa dal sindaco
della città di confine Enrico Ioculano che praticamente rendeva inutilizzabile sia il Palazzetto che l'annesso bar, per affrontare l'emergenza umanitaria.

I manifestanti hanno brindato alla 'vittoria' visto che sostanzialmente è stata la loro azione a bloccare l'ordinanza sindacale. Giorno e notte i genitori hanno presidiato il Palaroja e alla fine hanno vinto la battaglia contro il Comune. Gli operai hanno già iniziato a smontare i pannelli che erano stati posizionati sul manto del palazzetto per accogliere circa 250 brandine.

Intanto, nelle prossime ore dovrebbero iniziare le operazioni di allestimento di un centro di accoglienza transitorio al Parco merci delle Ferrovie
, dove dovrebbero giungere container e moduli abitativi per i migranti.

I DATI
- Da gennaio a maggio 2016 i migranti assistiti dalla Caritas del comprensorio di Ventimiglia sono 3.500, 200 in più rispetto a tutto il 2015, anno in cui la Caritas ha assistito 3.361 migranti e 434 italiani. Il bilancio annuale della Caritas è stato illustrato a Ventimiglia nel corso di un incontro alla presenza del vescovo diocesano Antonio Suetta, del direttore Maurizio Marmo e del responsabile dei servizi Cristian Papini.

La maggior parte dei migranti proviene dal Sudan e in particolare dal Darfour. Dal Sudan infatti sono arrivati 1.707 (44,9%), 269 dalla Romania (7,1%), 143 dal Marocco(3,8%), 139 dal Pakistan (3,7%), 133 dall'Eritrea (3,5%), 112 dal Bangladesh 2,9%, 86 dalla Tunisia (2,3%), 81 dall' Afghanistan (2,1%), 79 dall'Etiopia (2,1%) e 61 dal Mali (1,6%).

Dai dati della Caritas è emerso anche un aumento di minori adolescenti non accompagnati rispetto al 2015, ma una diminuzione di bambini.