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Il presidente del consiglio interviene al convegno di Confindustria
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 Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha raggiunto il convegno dei Giovani Industriali in corso a Santa Margherita Ligure. Tanti i temi affrontati davanti alla platea degli imprenditori, dalle riforme alla politica nazionale e internazionale, fino alle infrastrutture. È arrivato in elicottero al campo Macera di Rapallo. L'incontro è stato strutturato come un botta e risposta.

LE RIFORME - "Bisogna smetterla di remare contro il Paese, tutti dobbiamo fare di più, ma qualcosa finalmente si è messo in moto. Nei prossimi 10 anni ci sarà un nuovo paradigma produttivo e anche economico, ci saranno molte opportunità in più e molti problemi nuovi, molti vincenti e molti perdenti. Se l'Italia prova a cambiare profondamente e rimettersi in gioco, credo che abbia le caratteristiche di essere fra quelli che saranno i nuovi vincitori. Quando questa mattina nella relazione il vostro presidente ha suggerito di non mettersi a discutere se c'è la ripresa o no ma di mettersi al lavoro, racconta quel che l'Italia deve fare in questa fase. Il referendum costituzionale non è lo spartiacque sul futuro di un presidente del Consiglio o di un altro, ma è lo spartiacque per capire se il Paese è governabile o no. Lo ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi al convegno dei giovani di Confindustria. La riforma è l'arma contro gli inciuci e le ammucchiate del giorno dopo il voto. Se non passa la riforma è a rischio la governabilità: questa è un'amara e banale verità".

IL REFERENDUM - "Continuerò a fare la versione antipolitica di promozione del sì al referendum costituzionale: c'è una riduzione dei costi e dei posti. E' sacrosanta questa parte, ma il referendum ti permette di avere una sola Camera che dà la fiducia, tempi certi per fare le leggi e la certezza che chi governa lo fa per cinque anni: chiunque votiate potrà finalmente rispondere al proprio mandato e non fare le ammucchiate il giorno dopo il voto", ha aggiunto. Poi ha scherzato con il presidente della Lombardia Roberto Maroni: "C'è il taglio degli stipendi dei consiglieri regionali, sia degli amici che degli avversari simpatici consiglieri regionali. Avversari siamo, perché abbiamo fatto anche le unioni civili ma io e te no...

LA RIPRESA - "Stiamo riducendo il deficit anche se non siamo allo 0%. Negli Usa è stato ridotto deficit, ma partiva dall'8%. La Spagna ha il 5,1% di deficit. Noi il prossimo anno, dopo lunga trattativa, abbiamo preso l'1,8% di flessibilità: la differenza rispetto alla Spagna è 55 miliardi di euro. Se avessimo 55 miliardi, altro che riduzione delle tasse, diventerebbe un giochino divertente..."

IL MEZZOGIORNO - Ritengo che sia fondamentale la riforma costituzionale: credo profondamente che sarà decisiva per il futuro dell'Italia, ma non è un problema legato solo al Sud. Non credo che il Sud sarà salvato dalle riforme. Ci sono varie dinamiche per affrontare il tema Mezzogiorno: noi abbiamo scelto una dinamica che è forse quella più banale, abbiamo detto 'terminiamo prima quello che era aperto da anni. Storicamente al Mezzogiorno - non dico sia stato derubato - è stato portato via tanto di quel che c'era. Ma è anche vero che una parte della classe dirigente del Paese ha fallito, non ha risposto all'appello della storia. E poi c'è un grande tema legato alla legalità non solo al Sud. Il Mezzogiorno c'e'. La strategia del governo e' finire ciò che e' stato lasciato incompiuti per decenni. Il mezzogiorno può ripartire?, sì. Ci sono segnali, penso a Matera, capitale europea della Cultura nel 2019 ma se a Matera non ci si arriva nemmeno con il treno e' inutile".

LE INFRASTRUTTURE - 
"Tutti a parlare bene dello Shinkansen ma è molto meglio il Freccia Rossa. E l'ho detto anche al premier giapponese Shinzo Abe.

LE IMPRESE E LA PA - La politica non sia zavorra del Paese, deve consentire al sistema di funzionare. Chi è imprenditore non deve sentire lo Stato come un ostacolo. Da noi quelli che sono andati all'estero ce l'hanno fatta nonostante lo stato italiano. Voglio arrivare a un meccanismo per cui lo Stato italiano è il principale alleato per chi ci prova e chi ci crede. Smettiamo di pensare che il moloch della P.A sia irriformabile. Ci sarà sempre una storia che non funziona, il punto vero e' non farla diventare il prototipo di tutto cio' che non funziona. L'obiettivo del Governo è fare diventare la P.A semplice come il tuo telefonino, dove sai che se fai il lavoro puoi fatturare con un click. Poi se non lo fai ti stano, se rubi di distruggo, se fai il furbo ti vengo a cercare, se non fai i piloni di 12 metri li fai di 5 ti sbatto dentro e... 

Abbiamo fatto l'articolo 18 come ci chiedevate nei convegni: non c'è più. Volevate in tutti i vostri convegni il taglio dell'Irap costo del lavoro: chiedete ai vostri commercialisti ora quanto pagherete. Avete ottenuto il superammortamento, non so se vi sembra uno strumento che funziona: discutiamone. Ma il punto chiave su cui ci giochiamo la credibilità del paese è la semplificazione del sistema fiscale che non vuol dire solo pagare meno tasse, anche se sarebbe meglio, ma intanto pagarle meglio. Far sì che la semplicità sia la regola del gioco. 

I SINDACATI - L'articolo 18 dicevate che era un problema perché negava alle imprese la possibilità di assumere e il Jobs act ha creato 450 mila posti di lavoro di cui 390 mila a tempo indeterminato in più. Se aver abolito l'articolo 18 è un problema per Landini pazienza".

LA BREXIT - 
La Brexit sarebbe un clamoroso errore per l'Europa e per il Regno Unito. Il primo a pagare le conseguenze sarebbe il cittadino inglese. Non sono preoccupato per i sondaggi che sono scarsamente attendibili. Credo prevarrà il buonsenso e che gli inglesi non voteranno contro se stessi Non sarebbe una sciagura sul lungo periodo ma preferisco tutta la vita che il Regno Unito rimanga in Europa. 

LA RUSSIA - Vado al Forum di San Pietroburgo perché mi ha invitato Putin, perché sono teorico e sostenitore della necessità riportare la Russia on board, penso che per risolvere il problema della Siria e della Libia meglio avere la Russia con che contro". Lo ha detto il premier, Matteo Renzi, a Santa Margherita Ligure. "Spero e penso che firmeremo accordi importanti, - ha aggiunto - e che ci sarà anche un avvicinamento sull'agroalimentare".