
I nomi in pole position sono quello del capogruppo Luca Erba, della sinistra dem vicino all'europarlamentare Benifei, e quello di Luca Basile, uno dei tre assessori che si sono dimessi due mesi fa in polemica con lo stesso sindaco.
Su entrambi i nomi però restano le perplessità di una parte degli stessi orlandiani. Erba era stato uno dei "rivoltosi". Il suo ingresso in giunta farebbe pensare che abbia costruito la polemica più per un tornaconto personale che per questioni di merito.
Altrettanto controversa la posizione di Basile. Si era dimesso insieme a Pollio e Natale. Ma dei tre era l'unico a non avere un posto di lavoro ad attenderlo. Il suo rientro lasciarebbe pensare che le decisioni legate a questa crisi dentro il Pd e dentro la giunta fossero finalizzate a garantire posti e poltrone piuttosto che una azione amministrativa più efficace.
Resta il fatto che nell'ultima assemblea del pd Erba e Basile abbiano votato insieme ai fedelissimi del sindaco e ai paitiani il nuovo presidente della stessa assemblea (Del Bello). Mentre la maggioranza degli orlandiani si è astenuta.
Il problema - soprattutto per il sindaco - è che il tempo trascorso, dall'inizio della crisi, è diventato enorme. E in città associazioni ed enti lamentano l'assenza di assessori strategici come quello del bilancio, della cultura e del turismo.
Probabilmente interverrà ancora Orlando nelle prossime ore per sedare le liti interne alla sua corrente. A meno che Federici non decida prima, stanco di aspettare, puntando su assessori di sua fiducia. Ipotesi peraltro remota perché anche la sua poltrona tornerebbe a traballare.
IL COMMENTO
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