cronaca

Polizia intervenuta vicino al monumento dedicato a "Spagna"
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A parte i fatti calcistici, era un derby tranquillo quello che il Genoa ha vinto 3-0 provocando la dura contestazione dei tifosi blucerchiati a fine gara. Ma poi, complice forse la rabbia per la sconfitta, qualche scontro si è registrato fuori dallo stadio. 

Le camionette della polizia sono intervenute sul lato Bisagno, nei pressi della lapide dedicata a Vincenzo Spagnolo, per sedare un tefferuglio che era nato tra un'ottantina di ultras rossoblucerchiati. Secondo quanto appreso ci sarebbero alcuni feriti che però alla vista della polizia hanno preferito scappare. Una persona è stata fermata e portata in Questura per accertamenti. 

Un maresciallo dei carabinieri e un agente di polizia sono rimasti feriti. Secondo quanto appreso i due non sarebbero gravi. Intanto, polizia e carabinieri stanno cercando di identificare i tifosi che hanno dato vita agli scontri e stanno effettuando controlli nella zona dello stadio e nei pronto soccorso cittadini. Le indagini sono in corso.

"Il tifosi violenti devono essere identificati e puniti con il Daspo a vita", attacca Massimo Ferrante, presidente del Municipio Bassa Valbisagno di cui fa parte il quartiere di Marassi: "Lo stadio deve tornare ad essere un luogo di incontro aperto e frequentato dalle famiglie, per questo non servono solo le forze di polizia ma bisogna soprattutto lavorare sulla educazione dei giovani".

Ferrante, che in qualità di presidente del Municipio partecipa alle riunioni di preparazione delle partite in questura, ha riferito del forte malumore dei residenti di Marassi perché "per l'ennesima volta la zona è diventata un campo di battaglia e le strade sono rimaste chiuse sino alle 19", ma nello stesso tempo sottolinea che grazie alla presenza dello stadio molti commercianti ieri hanno lavorato molto di più che nei normali giorni della settimana.

"Il problema a Marassi non è lo stadio ma i pochi violenti che lo frequentano. Per questo chiedo che chi ha commesso dei reati venga identificato e punito e gli venga comminato il Daspo a vita in modo che non possa mai più avvicinarsi a uno stadio nei giorni delle partite".