Sarebbe stata solo una tragica fatalità a provocare il deragliamento del treno Frecciabianca, durante l'alluvione dell'ottobre 2014, senza che ci fossero collegamenti con i lavori del cantiere Terzo Valico e la frana che investì il convoglio sulla succursale dei Giovi all'altezza del bivio per Fegino. Il fascicolo, che è in mano al sostituto procuratore Marcello Maresca, verrà dunque archiviato nei prossimi giorni.
A bordo del treno c'erano quasi un centinaio di passeggeri e il convoglio viaggiava a una velocità di circa 100 chilometri orari. La frana si era abbattuta sui binari intorno a mezzogiorno, facendo sviare il treno.
Erano rimaste ferite due persone, il macchinista e un passeggero.
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