cronaca

Hanno evaso tributi doganali per circa 450 mila euro
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Sette persone tra cui due portuali sono state arrestate per contrabbando di sigarette che dovevano essere destinate alla vendita a bordo delle navi. Nel blitz la Guardia di Finanza di Genova ha recuperato 6,5 quintali di sigarette, quasi tutte di una nota marca americana.

Il contrabbando ruotava intorno ai due portuali genovesi che grazie al lavoro di tecnico specializzato nella manutenzione dei container uno e di fornitore navale l'altro riuscivano a prendere le sigarette destinate alla vendita a prezzo ridotto a bordo delle navi e a rivenderle sottobanco. Un furto 'invisibile' perché le sigarette risultavano essere state vendute regolarmente. Solo che a pagare erano i due che in questo modo compravano sigarette a prezzi irrisori per rivenderle a Genova e in Francia a prezzi di mercato. Un pacchetto di tabacco lavorato estero in Italia costa 5,20 euro e in Francia 7 euro. I portuali le pagavano 1,70 euro: il prezzo senza quelle imposte (dazio, Iva e accise) non applicate a bordo delle navi.

Motore del giro di contrabbando era il genovese di origine ivoriana che poteva contare su 5 complici franco tunisini e che disponeva di un magazzino a Sampierdarena dove le sigarette venivano stoccate. In casa dell'uomo i finanzieri hanno sequestrato 130 mila euro in contanti.

L'operazione dei finanzieri, coordinata dai magistrati Emilio Gatti e Patrizia Ciccarese, ha consentito di accertare un'evasione di tributi doganali per circa 450 mila euro. Gli arrestati rischiano da 2 a 5 anni di e una multa di 5 euro per ogni grammo convenzionale di tabacco lavorato estero per un totale di oltre 10 milioni di euro.