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Il dimissionario Basile rientra da vicesindaco, fuori Tartarini e Angelicchio
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E' una questione di ore: il sindaco Massimo Federici si appresta ad effettuare il rimpasto di giunta che potrebbe evitare la caduta della sua giunta dopo la crisi che si è aperta con le dimissioni di tre assessori orlandiani (Basile, Natale e Pollio) in contrasto con il licenziamento del collega Stretti.

Proprio Basile (unico dei tre) rientrerà in giunta con il ruolo di vice sindaco. Non ci sarà l'azzeramento della squadra di Federici, ma un parziale ricambio: fuori Tartarini (al centro delle polemiche per il "buco della Marineria") e Angelicchio. Dentro due tecnici che il sindaco si appresta a nominare.

Resta in giunta, ma perde il ruolo di vice sindaco Cristiano Ruggia. Conserva le deleghe attuali Corrado Mori (destinato dai paitiani alla candidatura a sindaco nel 2017) che gli orlandiani avrebbero voluto "far fuori".

E' quanto è stato deciso in un confronto nel fine settimana tra lo stesso Federici e il Ministro Andrea Orlando. A seguito dell'intesa i consiglieri comunali "dissidenti" si sono incontrati per fare il punto della situazione: il capogruppo Erba (sinistra dem), a cui è stato proposto un incarico, avrebbe rifiutato il ruolo di assessore, ma ha avallato l'accordo.

Non tutti i consiglieri si sono detti soddisfatti dell'intesa raggiunta e non è escluso che alcuni decidano comunque di non partecipare al Consigio di mercoledì sera, quando saranno votate le mozioni di sfiducia presentate dall'opposizione.