Si è conclusa con l'arresto di quattro passeur un'operazione contro il favoreggiamento dell'immigrazione clandestina condotta dalla polizia di frontiera di Ventimiglia, in collaborazione con la Paf, la polizia di frontiera francese. In territorio italiano sono finiti in manette due cittadini delle Isole Comore: Moussa Sofoine e Mmadi Kamal, di 31 e 30 anni, regolarmente residenti in Francia, che a bordo di un'auto cercavano di far entrare in Francia cinque loro connazionali, attraverso la barriera autostradale dell'A10, a Ventimiglia.
Nel contempo, al casello autostradale de La Turbie, in Francia, venivano arrestati altri due comoriani, residenti a Marsiglia: Faissoili Aliani, di 30 anni e Said Youssouf, di 32 anni, quest'ultimo considerato il presunto capo dell' organizzazione. Gli arresti sono il risultato di un'attività di intelligence italo-francese su una presunta organizzazione criminale insediata nel comprensorio di Marsiglia, dove vive un'importante comunità di comoriani.
L'organizzazione, gestita come un'agenzia di "viaggi della fortuna", estendeva le sue propaggini sul territorio italiano attraverso l'invio di comoriani regolarmente residenti in Francia in qualità di procacciatori (ne sono stati identificati diversi presso la stazione di Ventimiglia) e autisti. Il loro compito era di rintracciare probabili clienti e portarli oltraconfine. I compensi dovuti per il trasporto venivano anticipati da amici o parenti in territorio francese.
Nel contempo, al casello autostradale de La Turbie, in Francia, venivano arrestati altri due comoriani, residenti a Marsiglia: Faissoili Aliani, di 30 anni e Said Youssouf, di 32 anni, quest'ultimo considerato il presunto capo dell' organizzazione. Gli arresti sono il risultato di un'attività di intelligence italo-francese su una presunta organizzazione criminale insediata nel comprensorio di Marsiglia, dove vive un'importante comunità di comoriani.
L'organizzazione, gestita come un'agenzia di "viaggi della fortuna", estendeva le sue propaggini sul territorio italiano attraverso l'invio di comoriani regolarmente residenti in Francia in qualità di procacciatori (ne sono stati identificati diversi presso la stazione di Ventimiglia) e autisti. Il loro compito era di rintracciare probabili clienti e portarli oltraconfine. I compensi dovuti per il trasporto venivano anticipati da amici o parenti in territorio francese.
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