Gli attacchi di Bruxelles non frenano il turismo: cresce infatti la paura di viaggiare all'estero ma i flussi restano sostanzialmente stabili. Emerge dalla consueta rilevazione mensile dell'osservatorio di Confturismo-Istituto Piepoli: il valore dell'indice di propensione al viaggio degli italiani registra infatti a marzo un valore di 59 punti, stabile rispetto alla fine del 2015 e al mese scorso. Tuttavia, per la prima volta in termini di variazioni annuali, l'indice non vede una crescita. Gli attentati hanno un impatto indubbio sulle scelte di viaggio. Oltre quattro italiani su dieci manifestano timore a recarsi all'estero, un valore più elevato di quanto registrato dopo i tragici attentati di Parigi dello scorso novembre.
I connazionali temono che il nostro Paese possa essere obiettivo in futuro di attacchi di matrice islamica. Questo insieme di paure influenza dunque le abitudini degli italiani: uno su due infatti afferma che, in conseguenza di questi attacchi terroristici, cambierà le proprie abitudini, anche se la maggioranza continuerà a viaggiare all'estero come prima.
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