La buona notizia è che il nuovo treno della metropolitana bonsai di Genova (solo sette chilometri realizzati a partire dal lontano 1982) è accessibile ai disabili, sempre che riescano ad arrivare sul binario senza incontrare barriere architettoniche nelle stazioni.Quelle brutte sono due: è solo un treno su 18 (anche se entro l’anno ne arriveranno, da Ansaldo Sts, altri sei) e non aumenterà la frequenza dei treni, che resta almeno per un anno e qualche mese ancora, a sei sette minuti contro i tre delle metropolitane delle altre città italiane.
Ansaldo spiega che i nuovi treni arriveranno entro la fine dell’anno ma che per aumentare la frequenza serve che vengano anche terminati i lavori al “tronchino” di Brin che consente di manovrare i treni in modo agevole.
Nessuna novità sul fronte del prolungamento della metropolitana fino all’ospedale San Martino di Genova: il Comune parla di un dialogo con Ferrovie, visto che la proprietà dei binari è loro. Ma è da anni che il Comune parla di questo tavolo che non ha ancora portato a nulla.
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