cronaca

La protesta del giovanissimo staff di Campuswave
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L'Università di Genova lascia a secco la sua radio. Anzi, la sua "web radio ufficiale", come precisano i responsabili di Campuswave, uno strumento di comunicazione che "da sei anni contribuisce alla formazione degli studenti trasmettendo dal Campus di Savona". Un progetto che l'università ha sempre promesso di finanziare, fino all'ennesima risposta negativa.

"Nonostante la professionalità e l’importante mole di lavoro svolta dai responsabili e da tutti i ragazzi, dall'Università sono sempre arrivate solo promesse, mai mantenute, su un progetto che permetesse a Campuswave di vivere e crescere egregiamente, non solo grazie al lavoro gratuito di tutto il personale, che siano responsabili o studenti, e alle finanze personali degli stessi", lamentano i ragazzi.

Ma non è così da tutte le parti: "Non vi è alcun finanziamento da parte di Unige, a differenza di molte web radio universitarie italiane, che percepiscono un sostegno finanziario". Insomma, sembrano non essere bastati anni di eventi nazionali come il ‘Festival di Sanremo’, il ‘Fru’ (Festival delle Radio Universitarie) e ‘Ideona Screen Festival’ o eventi regionali/provinciali come ‘ABCD Orientamenti’, il Salone dell’Immatricolazione, la ‘Notte della Luce’, ‘Stile Artigiano’, la ‘Half-Marathon’ di Savona, ‘Didamatica’, per convincere l’Università a sovvenzionare un progetto "che porta in alto la bandiera di Unige in tutta la nazione".

"Nemmeno la vittoria della ‘Miglior voce tra le web radio universitarie’ nel 2015 o la presenza di tre servizi di Campuswave Radio su Rai3 durante la settimana di ‘Sanremo 2016’, ha fatto risaltare agli occhi del rettorato l’importanza della web radio universitaria", proseguono.

Così i ragazzi hanno scritto un post sulla pagina Facebook di Campuswave, volto a raggiungere più persone possibili per ricevere sostegno lanciando l'hashtag #‎IoStoConCampuswave‬.