cronaca

Aveva definito Guido Rossa "un infame informatore"
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La Presidenza del Consiglio e il ministero dell'Interno si sono costituiti parti civili tramite l’Avvocatura dello Stato durante l’udienza preliminare che riguarda Stefano Ghio. Ghio sulle pagine del blog ‘Pennatagliente’ ha definito Guido Rossa, operaio dell’Italsider ucciso il 24 gennaio 1979 a Genova dalla colonna genovese delle Brigate Rosse, un “infame informatore”.

Si è costituita parte civile anche Sabina Rossa assistita dagli avvocati Vincenzo Marino e Gennaro Velle che hanno depositato una documentazione sul conferimento a Guido Rossa della medaglia d’oro al valore civile come vittima del terrorismo. Davanti al gup Claudio Siclari l’imputato che ha chiesto e ottenuto di essere processato con rito abbreviato. Ha inoltre chiesto scusa per quello che aveva scritto e che non era sua intenzione fare apologia del terrorismo.

L’inchiesta è stata coordinata dal sostituto procuratore Federico Manotti. Ghio, difeso dall’avvocato Matteo Groppo, è accusato di apologia del delitto di omicidio di Guido Rossa rivendicato dalle Br e di diffamazione aggravata per avere offeso la memoria di Guido Rossa e l’onore di sua figlia. Sempre secondo l’accusa questo fatto è aggravato in quanto l’apologia riguarda un delitto di terrorismo commesso attraverso strumenti informatici e telematici.