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Prende corpo l'ipotesi di un rimpasto tecnico nella giunta Federici
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Il Partito Democratico spezzino si presenta al muro contro muro all'unione comunale spezzina. I tre assessori dimissionari (Natale, Pollio e Basile) difficilmente rientreranno in giunta. Anche se il sindaco ha congelato le loro dimissioni, la strada dovrebbe essere quella di rimanere fuori.

Sarà un giovedì sera caldo, quello dell'Unione Comunale spezzina: le due fazioni (orlandiani e paitiani) si confronteranno muro contro muro. I primi ribadiranno la condanna nei confronti del sindaco che ha licenziato l'assessore Stretti, solo per un cambio di corrente. Non per questioni amministrative.

Federici avrà l'occasione per fornire le sue scuse affermando di aver utilizzato un metodo sbagliato nella scelta di escludere Stretti dalla giunta. Assicurando che questi metodi non saranno più utilizzati. Detto questo, poi, la strada sembra senza uscita: le parti più di tanto non possono avvicinarsi. Ma al tempo stesso Federici avrebbe assicurato ai suoi di non avere alcuna intenzione di dimettersi. Gli orlandiani non vogliono sfiduciare il sindaco (questo vorrebbe anche dire esclusione dal partito).

Le ipotesi in campo rimangono due: dimissioni di massa dal Consiglio Comunale. O più probabilmente rimpasto nella giunta Federici, con un paio di "figure tecniche" che potrebbero entrare al posto degli assessori dimissionari. La giunta rimarrebbe in campo con i mal di pancia degli orlandiani. In attesa del congresso provinciale, che potrebbe alimentare ulteriormente gli scontri dentro il PD.