Il sindaco ha deciso di respingere le dimissioni presentate dagli assessori Luca Basile, Davide Natale, Alessandro Pollio e di non procedere, per ora, a sostituzioni, 'congelando' le rispettive deleghe. Ora Federici vuole "lavorare ad una soluzione nell'interesse della città, che ha di fronte scadenze molto importanti e deve portare a compimento un programma sottoscritto da tutti i componenti della coalizione".
La crisi si apre mentre all'interno del Pd è in corso una dura lacerazione legata alla scelta del segretario provinciale. Tensioni che hanno avuto il loro apice nello scontro tra Federici e il presidente del porto Lorenzo Forcieri. Gli assessori dimissionari hanno ritenuto inaccettabile la decisione del sindaco di "licenziare" Stretti, perché la motivazione sarebbe legata a motivazioni politiche e non amministrative (di fatto Stretti ha "mollato" la corrente di Federici e Paita).
Federici ora potrebbe decidere di provare a comporre una nuova giunta di fedelissimi (che avrebbe poche possibilità di avere la maggioranza in Consiglio) oppure si potrebbe aprire la strada del commissariamento.
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