Ci sono luoghi dove si costruisce in barba al rischio sismico, come Diano Castello o Varese Ligure. E altri, invece, in cui ci si perde in un mare di autorizzazioni senza alcun bisogno, come Imperia, Sanremo o Sarzana.Tutta colpa di una classificazione errata che vige in Liguria dal 2012. In quell’anno, infatti, fu varata una legge regionale in base alla quale ben 35 Comuni sono inseriti in una zona sismica sbagliata.
Da allora ingegneri e geologi si battono per cambiare quelle disposizioni. Nel frattempo c’è stato addirittura un ricorso al Tar, poi ritirato perché sembrava che fosse partito un percorso di correzione. L’ultimo tentativo di mettere le cose a posto porta la firma di Paolo Caruana, presidente della Federazione regionale degli Ordini degli Ingegneri.
“Gli effetti di questa situazione sono gravi – dice – perché la macchina burocratica si è inceppata. Le province di Imperia e La Spezia non riescono a far fronte a tutte le procedure amministrative. Una pratica può stare ferma anche sei-dodici mesi”.
Si parla di un centinaio di casi per provincia. Numeri non troppo alti, che però vanno rapportati allo stato generale dell’edilizia. L’Ordine degli Ingegneri fa la sua parte cercando di dare una mano agli uffici tecnici, ma ancora non basta.
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