La morte di Umberto Eco ha portato tristezza anche a Camogli dove da due anni organizzava, insieme al movimento che ha dato vita a Encycolemedia, il Festival della Comunicazione."Camogli era un po' la sua seconda casa - dice Elisabetta Caviglia, vice sindaco e assessore alla cultura del borgo ligure - da tempo frequentava le nostre vie e piazze. Per noi era un amico: lo vedevamo col suo bastone, il suo cappello, sempre spiritoso, era un personaggio.
Ci mancherà soprattutto la sua capacità di parlare semplicemente alle persone, a tutti, a un pubblico misto. Camogli non mancherà di ricordarlo, sicuramente nella prossima edizione del Festival della Comunicazione, prossimamente ci riuniremo con la Giunta e ne parleremo".
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