Il tentativo era quello di trovare un compromesso tra Comune della Spezia e Autorità Portuale su come e dove realizzare la stazione crocieristica che dovrebbe consentire alla città di rilanciare ulteriormente il settore turistico.Ma tra Federici e Forcieri, dopo lo scontro in comitato portuale di un mese fa, le posizioni restano distanti. A fine 2015 il Comune della Spezia aveva votato contro il piano triennale delle opere portuali. E nella riunione che si è tenuta nella sede del Partito Democratico spezzino, le posizioni non si sono avvicinate, anzi.
Il sindaco chiede ancora di rivedere il progetto della nuova stazione crocieristica, realizzandola su Calata Paita, senza nuove opere in mare. Forcieri ritiene che non si possa più tornare indietro, Calata Paita deve tornare alla città e avere una serie di servizi a corredo della stazione crocieristica.
I disegni, i tentativi di chiarimento, le spiegazioni all'assemblea cittadina del Pd dei due contendenti hanno confermato che le posizioni sono distanti, con un'unico punto di condivisione: la stazione crocieristica va realizzata. Ma ovviamente non può bastare.
Se lo strappo non fosse ricucito, non è escluso che la pratica watefront torni in Consiglio Comunale, con una relazione dell'Autorità Portuale che potrebbe essere messa ai voti. In questo caso si andrebbe alla conta (e Federici, in questo senso, si è detto pronto, pur rischiando grosso) con la maggioranza che potrebbe spaccarsi e una parte della minoranza che potrebbe entrare nella partita.
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