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Per il consigliere Fossati c'è stata "un'indebita ingerenza del sindaco"
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Arrivano le prime reazioni politiche alla notizia, pubblicata nelle scorse ore da Primocanale, che il sindaco di Imperia, Carlo Capacci, ha segnalato al dirigente competente l'avvocato a cui affidare l'incarico di risolvere il contratto con la Tradeco, l'azienda che gestiva il servizio di igiene urbana in 35 comuni del comprensorio imperiese. Da quanto emerso, l'avvocato in questione è lo stesso che si è occupato di alcuni contenziosi relativi alla società di proprietà dello stesso sindaco.

"Dalla vostra inchiesta è emerso un fatto grave", dichiara a Primocanale il consigliere comunale di minoranza Giuseppe Fossati. Innanzitutto, dal punto di vista dell'opportunità, perché è evidente a tutti che è inopportuno che il sindaco faccia nominare il proprio avvocato per far rappresentare gli interessi della comunità".

"L'altro aspetto grave che emerge - continua Fossati - è un'indebita ingerenza del sindaco in scelte che non gli competono. In base alla normativa attuale, la scelta di chi deve rappresentare il Comune compete esclusivamente al dirigente, che deve compiere in autonomia, senza nessuna pressione e senza alcuna indicazione dalla parte politica", spiega il consigliere comunale. "Vedendo la vostra intervista, ho sentito dalla vivavoce del sindaco dire che è lui che ha 'segnalato' questo avvocato al dirigente. Credo che il sindaco non dovesse farlo e non debba più farlo in futuro".

All'orizzonte si prospettano nuovi sviluppi politici relativi alla vicenda. "Sarà opportuno nel prossimo consiglio comunale parlarne", dichiara Fossati, che poi annuncia: "Mi ripropongo di fare una question time sul punto, per sentire dal sindaco le sue argomentazioni e anche le sue giustificazioni davanti alla città". Insomma, la storia di questo singolare incrocio di incarichi con ricche parcelle sembra destinata a far parlare ancora di sè.