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Nuova bufera in consiglio regionale sul sostegno a coppie di fatto e famiglia tradizionale. Il centrodestra ha presentato una mozione con cui chiedeva di "agevolare con misure economiche e altre provvidenze" la famiglia fondata sul matrimonio con un riguardo per quelle più numerose. Franco Orsi, di Forza Italia, ha infatti dimostrato che "una coppia sposata è discriminata economicamente rispetto a una che convive. Basti pensare - ha detto - al cumulo del reddito". La giunta e la maggioranza di centrosinistra hanno però respinto l'invito, affermando che "la legge regionale sostiene e tutela già, in modo ampio le famiglie - ha detto l'assessore ai servizi sociali Massimiliano Costa - specialmente quelle più numerose, offrendo una vasta varietà di servizi". Orsi ha elencato le situazioni che a suo parere sfavoriscono la coppia sposata: "Non conviene economicamente essere sposati - ha detto - perché le agevolazioni quasi sempre favoriscono chi convive. E' caso del possesso della prima casa, dei ticket sanitari, dei buoni scuola e dei buoni mensa, dell'accesso all'edilizia convenzionata, del part time per la gravidanza, dell'accesso agli asili nido". In tutti questi casi - ha evidenziato Orsi - chi mette insieme due redditi viene sempre penalizzato rispetto a chi convive nella stessa dimora ma risulta single". La maggioranza ha replicato per voce di Marco Nesci di Rifondazione Comunista: "La Regione tutela e sostiene già tutte le famiglie, di ogni tipo, specie quelle più numerose", ha detto. L'assemblea si è poi infuocata quando il consigliere dei Verdi Cristina Morelli ha preso la parola dicendosi offesa della discussione impostata in questi giorni sulla morale. Con una provocazione ha detto di essere lesbica e di essersi sentita discriminata: "Se dobbiamo parlare di morale - ha detto - e analizziamo la vostra, che siete sposati, non ne usciamo vivi". I consiglieri d'opposizione, a cui la Morelli si è rivolta, hanno scatenato una dura reazione, sedata a fatica dal presidente del Consiglio Mino Ronzitti.