economia

Il segretario provinciale Leonardi: "Preoccupati anche per l'indotto"
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La Uilm spezzina lancia l'allarme sui carichi di lavoro per l'Oto Melara, dopo l'incirporazione dell'azienda armiera in Finmeccanica One Company, che riassume in un'unica azienda il gruppo.

"Dal momento della costituzione della 'One Company', ha cominciato a spostarsi la testa dalle sedi a Roma e di conseguenza è iniziata tutta una serie di variazioni circa gli assetti, e questo in prospetta di fatto  una sorta di paralisi in attesa che vengano definite deleghe e responsabilità. C'è da considerare che il Governo non ha ancora sbloccato i fondi per la realizzazione degli ultimi 24 blindati Freccia, già peraltro ridotti di dieci unità rispetto all'iniziale prospettiva di commessa: Questo provoca un primo scarico di lavoro per la divisione terrestre, mentre per quanto riguarda la linea navale si prevede una saturazione dei carichi di lavoro da metà anno. Di questo passo il rischio di ricorso agli ammortizzatori sociali esiste".

"Se Moretti & C. - insiste Leonardi - non cominciano a muoversi sul mercato per trovare nuove commesse il futuro non sarà roseo, e non solo per i 1000 dipendenti di Oto Melara ma anche per quell'indotto qualificato e cresciuto attorno all'azienda armiera. Se tutto viene centralizzato nella Capitale, bandi e gare comprese, ad essere penalizzate saranno le imprese del nostro territorio".