Si sono aperti alle 8 i seggi in Francia, dove oggi si vota per i ballottaggi nelle regioni, che coinvolgono 44,6 milioni di elettori. I sondaggi prevedono una battaglia serrata, anche se è probabile che il "fronte repubblicano" fra socialisti e Républicains di Sarkozy riuscirà a sbarrare la strada al Front National di Marine Le Pen anche nelle regioni dove quest'ultimo è uscito dalle urne domenica scorsa come primo partito. Alle 12 e alle 17 saranno diffusi i dati sull'affluenza e alle 20 i primi exit poll.Una battaglia serratissima. La Francia vive così i ballottaggi delle elezioni regionali di oggi tra il 'fronte repubblicano' lanciato dalla maggioranza socialista per sbarrare la strada all'avanzata di Marine Le Pen e un'affluenza che si annuncia migliore di domenica scorsa. Tra l'altro, in casa Ps, molti sperano che lo storico accordo strappato ieri dal presidente Hollande alla conferenza Onu sul clima di Le Bourget, alle porte di Parigi, possa avere un riflesso positivo sullo scrutinio. Intanto, dopo un primo turno caratterizzato dall'astensionismo e dall'impennata del Front National nei commissariati di Francia sono esplose le richieste di 'procuration', la delega amministrativa con cui gli elettori lontani da casa e impossibilitati a recarsi fisicamente al seggio autorizzano i familiari a votare al loro posto.
Domenica non era al seggio un elettore su due ma in molti scommettono che dopo lo choc seguito al boom del Front National primo partito di Francia l'affluenza sarà più elevata. In prima pagina, il quotidiano Le Parisien, delinea addirittura l'ipotesi di un "soprassalto cittadino". Certo è che negli ultimi giorni nei commissariati delle grandi città sono stati in tantissimi a mettersi in fila per chiedere la delega. A Parigi, le richieste sono schizzate del 25% rispetto a domenica scorsa, raddoppiate a Marsiglia.
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