
Il raggiro consiste nel millantare al telefono con la vittima un finto incidente occorso al figlio di questa e chiedere soldi per evitare il sequestro del mezzo e una denuncia per guida senza assicurazione. Tutte cose inventate, naturalmente, ma che mano alla casistica vedono, su un certo numero di telefonate, 'abboccare' ogni tanto qualcuno, appartenente com'è ovvia alla fascia più debole, per l'appunto gli anziani.
Il sedicente avvocato ha in questo caso recitato la propria parte da copione, informando telefonicamente il pensionato del fatto che il figlio aveva bisogno, tramite lui, di 3mila euro per dissequestrare il mezzo e scongiurare la denuncia per guida senza tagliando assicurativo. L'anziano, insospettito, ha chiesto di parlare con il figlio, ma il falso legale gli ha naturalmente invece passato un altrettanto finto carabiniere, il quale ha confermato che il figlio della vittima si trovava in caserma. Il pensionato a questo punto ha ribattuto di avere a disposizione solo 500 euro. Il mendace avvocato ha detto che, sì, avrebbe anticipato lui il resto della somma e che di lì a pochi minuti un suo collaboratore sarebbe passato a casa per ritirare la cifra.
Cosa puntualmente avvenuta nel giro di pochissimo, con il pover'uomo 'intortato' al punto giusto e pronto a consegnare le banconote al truffatore.
Stando alla descrizione fornita dall'anziano agli agenti l'uomo presentatosi alla porta sarebbe un tipo sui 45 anni, corpulento, alto circa 1 metro e ottanta, con volto paffuto e denti ingialliti, vestito con un giubbotto di pelle scura e jeans. L'uomo, a quanto sembra, parla un italiano corretto e fluente.
Tutte informazioni che, per il momento, non serviranno a rifondere l'ultima vittima del denaro sottratto, ma che certamente potrebbero essere utili per chi si trovasse di fronte un personaggio di questo tipo alla porta.
IL COMMENTO
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