Continuano le indagini dei carabinieri per risolvere il giallo di Pigna, di un arsenale di armi da guerra trovato a bordo dell'auto di un turco di 76 anni che dopo aver ferito leggermente con una fucilata un libanese di 34, vicino di campagna, ha tentato prima la fuga minacciando poi di spararsi con un revolver calibro 357 magnum. "Sono arrivato sul posto e aveva puntato la pistola alla tempia", racconta a Primocanale il Maresciallo Aiutante Giuseppe Biazza. "Gli ho parlato un po' e dopo qualche minuto mi ha consegnato l'arma. Parlava francese e qualche parola di inglese, in qualche modo abbiamo comunicato. Lui aveva una certa dimestichezza con l'arma e sembrava convinto del suo intento. Alla fine si è fatto convincere.
I FATTI - Intorno alle 12 di ieri, martedì 29 ottobre, è scoppiato un litigio per l'occupazione di un terreno. Protagonisti il proprietario del terreno, il 34enne Patrick Feghali, e il turco A.G. Quest'ultimo, dopo aver prevlevato dalla sua auto un fucile calibro 12, ha sparato un colpo in direzione di Feghali, colpendolo superficialmente alla coscia destra. L'umo, dop aver sparato, ha rivolto contro di sè una Magnum 357 minacciando il suicidio, scongiurato dall'intervento del Maresciallo Aiutante Giuseppe Biazza. In seguito, i carabinieri hanno rinvenuto l'aresenale nell'auto dell'uomo. Per Patrick Feghali tanta paura ma soltanto una lieve ferita alla gamba. Per il 76enne turco sono invece scattate le manette. Sono in corso ulteriori indagini e non si esclude un collegamento dell'uomo con un'organizzazione terroristica.
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