Quello dei diritti tv nel calcio è un ginepraio. Per uscirne, intanto serve chiarezza, oltre che qualche inchiesta (non solo giornalistica). Ora si scopre che intorno a questo pozzo di San Patrizio in cui in tanti attingono, la Lega calcio rischia una supermulta dell’Antitrust di circa 30 milioni di euro. E questo importo sarebbe anche piu’ elevato se l’authority rivelasse un coinvolgimento diretto di Mediaset e Sky. Insomma quella spartizione ha acceso i riflettori sull’asse Lega-Infront la cui posizione dominante potrebbe aver influito sulle decisioni prese fino a danneggiare la concorrenza.Da qui a parlare del nostro ruolo di Tv di servizio regionale il passo è breve. Primocanale acquista un paccheto per le partite delle squadre di ligure di Serie A e B, paga migliaia di euro ma queste immagini vengono mandate da Infront belle che fatte, scelte da altri e non da noi. Tutto qui? Macchè.
Possiamo mandare la cronaca solo tre ore dopo la fine delle gare e anche le interviste non possono essere mandate in diretta. Genoa e Sampdoria, per esempio, sono praticamente oscurate visto che a livello nazionale arrivano dopo altre squadre e i genovesi lo sanno bene e spesso si lamentano di questo. Ma c’è dell’altro.
Anche le immagini degli allenamenti non le possiamo fare. O meglio, si fanno, ma devono andare in onda più tardi e le stesse conferenze stampa degli allenatori, per esempio alla vigilia dei match, devono essere trasmesse a tre ore dalla fine delle interviste. Tutto questo per salvaguardare Mediaset che ha i diritti. Ma spesso troupe di Mediaset a Pegli e Bogliasco non ci sono così per parecchio tempo c’è il bavaglio mediatico sui rossoblucerchiati.
È giusto? Pensiamo proprio di no. Ma i soldi alla faccia del sacrosanto diritto di cronaca valgono molto di piu’. La speranza è che si svegli davvero qualcuno.
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