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Viale e Ioculano all'unisono: "Chiedevamo operazione da tempo"
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"L'unica volontà è capire le persone e chiarire tutto. Ho sentito il Prefetto già questa mattina e cerco di offrire la mia collaborazione per risovere questa situazione". E' quanto dichiara Monsignor Antonio Suetta, vescovo della Diocesi di Ventimiglia-Sanremo, recatosi a Ponte San Ludovico durante lo sgombero del presidio No Borders operato dalle forze dell'ordine. "Non so qui per parteggiare per nessuno. Ciascuno deve fare la propria parte. La mia, come uomo, è riconoscere la situazione di queste persone. Per questo mi sono avvicinato a questa difficoltà umanitaria", afferma il vescono.

IL VESCOVO - Monsignor Suetta parla anche dei No Borders e spiega di voler aprire un dialogo per cercare di mediare e non arrivare a un muro contro muro. "L'azione degli attivisti è decisamente illegale sotto alcuni aspetti. Non li conosco tutti personalmente, ma quei pochi che ho conosciuto sono persone con idealità buone. Hanno cercato di superare un'attitudine puramente assistenziale, cercando il dialogo e spiegando ai migranti le difficoltà che esistono. Questa attività se inserita nel giusto contesto sociale ha delle potenzialità. Ho cercato di ascoltarli e di capirli. Adesso proverò a orientarli verso atteggiamenti prudenti, che potranno sembrare un passo indietro ma che permetterà di portare avanti le loro idealità", conclude il vescovo.

IOCULANO - Monsignor Suetta conferma l'incontro di stasera con migranti, No Borders e l'avvocato Ballerini per discutere dei diritti dei rifugiati. un incontro che, noniostante l'invito, non vedrà la partecipazione del sindaco di Ventimiglia, Enrico Ioculano, che ai microfoni di primocanale commenta lo sgombero dl presidio. "Lo chiedevamo da tempo, troppi i disagi che causava l'accampamento. La città di Ventimiglia non si meritava tutto questo. E' un intervento che nasce dopo il sequestro dell'area da parte della magistratura. Migranti e attivisti si sono asserragliati sugli scogli. C'è tutta un'opera di bonifica dell'area che presenta problemi igienico-sanitari", dichiara Ioculano.

VIALE - Sulla stessa linea anche la vice presidente regionale, Sonia Viale, che parla dello sgombero nel giorno dell'inaugurazione del Salone Nautico. "Era da tempo che bisognava intervenire con le forze dell'ordine per sgomberare un'area occupata abusivamente. Addirittura qualche giorno fa era stata chiusa la frontiera. Abbiamo avuto uno stato in ginocchio per un gruppo di persone. Vedremo cosa succederà. Sicuramente non ne usciamo bene dal punto di vista dell'immagine, perché eravamo alle porte d'ingresso del nostro Paese", afferma la Viale, che sottolinea: "il fatto di avere insisto per un intervento bipartisan sicuramente ha aiutato".

BORGHEZIO - Sulla questione è intervenuto anche l'eurodeputato della lega Nord, Mario Borghezio. "A Ventimiglia lo sgombero dei clandestini, da molti mesi accuditi dai “badanti” dei centri sociali, arriva purtroppo a stagione turistica conclusa e irrimediabilmente rovinata", commenta l'onorevole leghista."Chi risarcirà i danni subiti da Ventimiglia, economici e d’immagine, vista l’enorme pubblicizzazione mediatica della vicenda?Sarà lo Stato, sarà l’Europa o, anche per tutto il comparto turistico di Ventimiglia e dintorni così pesantemente compromesso, varrà la legge del Marchese del Grillo?", chiede l'onorevole leghista.

L'OPERAZIONE - L'operazione delle forze dell'ordine è scattata alle prime luci dell'alba, quando i carabinieri sono intervenuti nell'accampamento abusivo dei Balzi Rossi di Ventimiglia per sgomberare un centinaio di attivisti "no borders". Dopo lo sgombero circa 100 tra migranti e italiani sono fuggiti sugli scogli di Ponte San Ludovico, dove nei mesi scorsi era iniziata l'occupazione da parte dei migranti diretti in Francia. Sul posto restano i militari per evitare un nuovo insediamento abusivo. L'intervento, che ha visto l'impiego di una dozzina di mezzi dei carabinieri, sta creando pesanti disagi alla viabilità della zona. La Francia nel frattempo ha chiuso la frontiera per evitare l'arrivo dei migranti.