ambiente

Botta e risposta dopo il passaggio di Goletta Verde
1 minuto e 33 secondi di lettura
Botta e risposta fra Legambiente e Autorità portuale di La Spezia sul dragaggi del porto. "Ci sono più che legittimi dubbi sulle operazioni di dragaggio nel porto spezzino.

Per questo Legambiente chiede al presidente dell'Autorità Portuale della Spezia Lorenzo Forcieri una operazione di trasparenza, mettendo a disposizione tutti i documenti relativi al piano di monitoraggio, capitolato speciale di appalto e alle motivazioni tecniche per le quali sono stati esclusi più efficienti tecniche di bonifica dell'area, in un confronto pubblico, con contraddittorio".

È l'appello lanciato da Goletta Verde, che, in corteo con le imbarcazioni dei mitilicoltori spezzini, ha simbolicamente consegnato la bandiera nera all'Autorità Portuale "per la poca trasparenza con la quale si stanno gestendo le operazioni di bonifica e dragaggio del Molo".

"E' sufficiente andare su www.porto.laspezia.it, cliccare sull'highlight "Bonifiche e Dragaggi" e sul sito "Maciste" (cliccare su "Ambiente" nel sito Ap) per consultare tutti i documenti (delibere, capitolati speciali, progetti di dragaggio, decreti di bonifica, piani di monitoraggio dell'ambiente marino ) e per trarre così un quadro completo delle attività di bonifica e dragaggio svolte dall'AP in rispetto da quanto prescritto dal Ministero dell'Ambiente", replica in una nota Autorità portuale della Spezia.

"Non esistono altri documenti in possesso dell'AP che non siano stati pubblicati, proprio in nome di quella trasparenza da parte dell'Ente di via del Molo che oggi è invece stato ingiustamente accusato da Goletta Verde di esserne privo", afferma AP sottolineando anche che "dal 2007 vengono effettuate le attività di bonifica e successivo escavo, e sono stati asportati negli anni circa 500mila metri cubi di fango. Tale azione può aver solo fatto diminuire la fangosità del Golfo e non, come affermato da Goletta Verde, fatto aumentare la quantità".