E' guerra di nervi in attesa del referendum di domenica che, a prescindere dall'esito, segnerà il destino della Grecia. Il premier ellenico, Alexis Tsipras, e il ministro delle Finanze, Yanis Varoufakis, continuano ad assicurare che anche in caso di vittoria dei 'no' un accordo con i creditori sarà possibile.Non è dello stesso avviso Jean Claude Juncker, presidente della Commissione europea, secondo il quale in caso di bocciatura la posizione del Paese sarebbe "drammaticamente indebolita". Oggi, l'Alta corte greca si esprimerà sulla costituzionalità del referendum.
E sempre oggi sono previste manifestazioni del fronte del 'sì' allo stadio Kallimarmaro e del 'no' a piazza Syntagma. Intanto, un nuovo sondaggio indica un testa a testa fra favorevoli e contrari.
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