Aumentano i malori e i casi di scabbia tra i profughi sistemati alla stazione di Ventimiglia e ai confini con la Francia di Ponte san Ludovico e Ponte San Luigi. La Asl1 di Imperia aggiorna gli interventi compiuti: 250 persone visitate, il 30% ha scabbia conclamata.
"I migranti con Scabbia sono stati tutti 'lavati', 'trattati' e sono stati consegnati loro indumenti puliti", dice il responsabile della comunicazione della Asl 1 Gianluigi Piatti. Nonostante questo nessun allarme: "La scabbia è contagiosa solo con un contatto diretto e continuato, non si diffonde per via aerea e non basta una stretta di mano", dice Piatti.
Aumentano anche le persone sottoposte a visite mediche al pronto soccorso dell'ospedale: nelle ultime ore sono state una ventina. "Nessuno è stato ricoverato. Registriamo colpi di sole, piccoli traumi, distorsioni, febbre e sottoponiamo a controlli le donne in stato interessante", fa sapere la Asl1.
Intanto per i profughi accampati sugli scogli le associazioni umanitarie hanno lasciato un computer e allestito una sorta di internet point. Sono stati distribuiti anche sacchi a pelo. Gli 'irriducibili' hanno esposto uno striscione: "Aspettiamo con urgenza risposte dall'Unione europea".
Prefettura, Comune e Fs hanno attrezzato nuovi spazi per accogliere i profughi dove sono state montate 200 brandine e liberare parte degli spazi della stazione ferroviaria. Sgomberata l’ala est della stazione di Ventimiglia, dove erano presenti alcuni migranti, una ventina in totale. Non è stato necessario l’uso della forza. I migranti sono stati convinti ad abbandonare la zona vicino ai bagni.
ANCHE ALCUNI ASIATICI - Oltre agli africani, erano presenti anche alcune persone di origine asiatica che bivaccavano sul luogo. Alcuni migranti hanno trovato accoglienza nel capannone messo a disposizione dal comune vicino alla stazione. Sono all’incirca una trentina, perlopiù donne e bambini.
LA NUOVA AREA ACCOGLIENZA - I volontari stanno cercando di convincere le persone presenti in stazione a trasferirsi nel nuovo centro, ma molti rifiutano per il timore di essere schedati rimandati al loro paese. Intanto procedono i lavori di compeltamento delle aree di accogliezna. Una volta terminati, potranno essere ospitati circa 300 migranti.
DIGIUNO TOTALE - L’Imam di Nizza, Noureddine Kassimi, si è recato nella zona di Ponte San Ludovico, dove sono accampati ormai da sei giorni i 100 irriducibili degli scogli, per la preghiera serale del Ramadan. L’Imam ha invitato i migranti almeno a bere durante il giorno, ma i migranti hanno deciso di rispettare a pieno l’obbligo di digiuno.
UNICEF PER I BIMBI - in stazione sono arrivati anche i volontari dell'Unicef per stare a fianco ai bambini dei migranti. Prosegue in provincia la raccolta di beni alimentari di prima necessità. I pasti vengono distribuiti dopo le 21 anche per i profughi accampati sugli scogli con ombrelloni e teli di fortuna per ripararsi dal sole.
CONTROLLI SUI TRENI - Al confine la gendarmeria francese continua con i rimpatri verso l'Italia ma la polizia italiana effettua minuziosi controlli sulla validità degli accertamenti. Quando il 'locale' Ventimiglia-Grasse, arriva a Garavan-Menton, confine di Stato tra Italia e Francia, il treno si ferma e salgono sei agenti della Crs e della police aux Frontières (Paf).
LA TENAGLIA - Con una manovra a tenaglia isolano i passeggeri con la pelle scura cui viene chiesto di scendere dal treno. Dovranno dire quanti anni hanno, dimostrare di avere documenti validi, mostrare il biglietto. Se si tratta di sans papier, vengono perquisiti , radunati in un ufficio e portati via.
PUGNO DURO - Il pugno duro della Francia sull'immigrazione si mostra con qualcosa che assomiglia più a un rastrellamento che a normali controlli di frontiera. Alle 14 quei migranti senza documenti che hanno tentato la fuga dalla scogliera di Ventimiglia verso il futuro sono seduti in terra sul piazzale di cemento della caserma della sécurité nationale, in territorio francese, a Ponte san Luigi.
Gli italiani che si avvicinano per chiedere se siano stati rispettati i diritti umani vengono fermati lontano dalla caserma. La police nationale risponde che i migranti hanno acqua e medicine. Interviene la Croce rossa italiana, che viene allontanata verso il territorio italiano. Un pugno di metri.
I poliziotti francesi hanno manganelli telescopici e spray al peperoncino, tra loro anche alcuni agenti della Crs, la polizia antisommossa che da giorni 'protegge' la Francia da un pugno di migranti orgogliosi e sfiniti accampati sugli scogli. La Francia cerca in tutti i modi di rimandare in Italia gli immigrati che trova vicino ai suoi confini. In tutti i modi significa anche utilizzare l'accordo bilaterale di Chambery, nato alla fine degli anni '90 per arginare la criminalità, con modalità 'alternative' come quella di tentare di rimandare in Italia minori non accompagnati.
cronaca
Profughi al confine: pronti 200 brande e internet point, malori in aumento
Su 250 persone visitate il 30% ha la scabbia
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