Il 18 giugno il Governo ha convocato istituzioni, Tirreno Power e sindacati per fare il punto sulla vicenda della centrale di Vado, sotto sequestro dal marzo del 2014 per violazioni all'Aia. La notizia della convocazione da parte di Palazzo Chigi è stata accolta con soddisfazione dai vertici aziendali di Tirreno Power che da tempo lavorano per una ripresa dell'attività produttiva dell'impianto vadese.
"Apprezziamo la conferma di attenzione da parte del Governo e saremo al tavolo con la massima disponibilità a discutere soluzioni attuabili per la centrale di Vado Ligure", spiegano alla direzione di Tirreno Power.
Cresce anche l'attesa per la decisione che il Tar dovrà prendere in merito ai ricorsi presentati dalla stessa azienda e dalle associazioni ambientaliste. Tirreno Power ritiene la nuova Aia troppo restrittiva, gli ambientalisti dicono che quell'autorizzazione è troppo blanda.
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