Per anni ha costretto moglie e figlio a subire le peggiori angherie, negando loro tutto e pretendendo di tenere tutti i soldi per sé. Per questo un rappresentante genovese di 60 anni è stato condannato a un anno di carcere con l'accusa di maltrattamenti in famiglia e uso indebito della carta di credito della moglie. Secondo quanto ricostruito dal pm Giuseppe Longo, l'uomo ha iniziato prima a pretendere l'assoluto controllo delle finanze della famiglia 'sequestrando' lo stipendio della moglie, una dipendente comunale, alla quale dava soltanto una specie di 'paghetta' di 20 euro. Ma oltre al controllo finanziario, dopo avere iniziato una relazione con un'altra donna, le vessazioni nei confronti della moglie sono diventate sempre più pesanti, con insulti, botte e umiliazioni. Dopo essersi vista svuotare il conto corrente, la donna ha denunciato tutto alle forze dell'ordine.
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