economia

Dall'Istat dati negativi alla vigilia del Primo maggio
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Fincantieri, Siemens, Ericcson e Saturn: sono solo gli ultimi nomi di aziende al centro di vertenze sindacali. A lanciare l’allarme, alla vigilia del Primo maggio, il segretario della Camera del Lavoro di Genova, Ivano Bosco. “Ci sono piccolo-medie imprese poco conosciute che stanno scomparendo e di cui non si parla molto perché non hanno la tradizione storico-culturale di altre aziende. E' giusto festeggiare il Primo maggio ma è giusto ricordare come il lavoro sia stato ridotto in questi anni. Il governo non sta facendo assolutamente niente per creare posti di lavoro”, attacca il leader sindacale, che poi offre una riflessione sull'assenza dell'articolo 18 per i nuovi lavoratori: “Non abbiamo nuovi dati al riguardo, quelli che si potrebbero dare sarebbero di pura propaganda come quelli del nostro governo. Sta di fatto che per la prima volta, dal 1970, i lavoratori non avranno diritto di reintegro. Il primo maggio deve servire a riflettere su questi argomenti”.

E alla vigilia del Primo maggio l’Istat ha fornito un quadro di nuovo negativo dell’andamento del mercato del lavoro. La disoccupazione torna a salire, e sempre più giovani restano in cerca di un impiego. A marzo il tasso di disoccupazione è tornato a crescere di 0,2 punti percentuali (da febbraio) e ha raggiunto il 13%. Si tratta del livello più alto dal novembre scorso. La disoccupazione giovanile a marzo è risalita oltre il 43%, con una crescita di 0,3 punti percentuali rispetto al mese precedente. Ancora in calo gli occupati a marzo: dopo la diminuzione di febbraio, a marzo 2015 gli occupati diminuiscono dello 0,3%, con 59mila unità in meno rispetto a febbraio, tornando sul livello dello scorso aprile. Rispetto a marzo 2014, l'occupazione è in calo dello 0,3% con 70 mila unità in meno. Il tasso di occupazione scende al 55,5%.

“La Liguria paga la crisi più di altre regioni d’Italia”, commenta Antonio Graniero, segretario generale Cisl Liguria. “I ragazzi non trovano lavoro in una Repubblica che dovrebbe essere fondata sul lavoro. A parità di mestiere le donne hanno una retribuzione inferiore. Ci sono ancora grandi ingiustizie da colmare”, spiega il segretario della Cisl, che si sofferma sul significato di questo Primo maggio. “Il Primo maggio dobbiamo riaffermare i nostri diritti per portarci ai livelli europei. L'Europa detta un'occupabilità al 60% da cui siamo molto lontani”. Graniero parla anche della situazione della Liguria: “C'è una mancanza di strategia e programmazione che dovranno essere trovate subito dopo la crisi. Le situazioni di Tirreno Power, Multiservice, Agnesi e molte altre, fanno parte di un vero e proprio bollettino di guerra”.