Cronaca

2 minuti e 29 secondi di lettura

Più che pace è tregua armata. Pippo Baudo, accolto dai giornalisti con applausi, incassa la solidarietà del popolo del festival che lo attende fuori l'albergo ('Settantennì, scherzerà lui). E' felice per gli ottimi ascolti di ieri, per le canzoni di cui si parla e si canticchia, ma è un leone ferito e alla prima occasione, da buon catanese che non dimentica, tira fuori gli artigli e graffia. Fabrizio Del Noce, il direttore di Raiuno che ieri ha scatenato la polemica su un'eventuale successione a Baudo nel 2008 nel giorno in cui si doveva brindare al successo, è teso, con il sorriso stampato."Ci siamo chiariti, mi è dispiaciuto amareggiare Pippo che non lo merita affatto. Non c'era nulla di personale, avevo ribadito vecchi concetti, mai parlato di Bonolis nel 2008. I giornali cercano polemiche, vi ringrazio ma ne avrei fatto volentieri a meno", dice Fabrizio Del Noce che poco prima ad uso dei fotografi aveva stretto la mano a Baudo. "La prossima volta cambia bersaglio", risponde superPippo che non vuole farsi rovinare la festa neppure oggi, ma sotto sotto cova. Gli artisti tutti, da Michelle Hunziker che glielo ha ripetuto ieri sera in diretta, a Tosca, hanno fatto quadrato su di lui che del resto ama la musica, lo scouting e Sanremo come nessun altro. "Ieri sono stato a disagio - ammette Baudo - perché sono sensibile e appassionato. La mia reazione è stata di stupore, non di rabbia, semmai di dolore. Il festival è tanto per me ma non l'unica occasione per cui sono vivo, passerò alla storia del teleschermo per uno che ha fatto tanta tv e bene", e giù applausi. Poi la zampata ironica: "Se confermerei Del Noce alla guida di Raiuno? La verità vera? Ci devo pensare". Poi torna il SuperPippo di sempre: "Max Tortora ieri non mi é piaciuto. Sudavo come un pazzo, quei gesti gratuiti, noiosi e come diceva Zavattini la noia è volgare". Ma Tortora, lo strapazzato di turno, non aveva provato ieri? Mistero. "Al di là di pezzi più o meno riusciti, e ad esempio quello di Ficarra & Picone lo era, penso che i comici non dovrebbero più starci perché possono danneggiare la tensione emotiva della serata", dice Baudo. Niente male come in bocca al lupo per il comico di stasera Neri Marcoré. Poi ribadendo che la musica è al centro di Sanremo (e non potrebbe essere diversamente nel festival della canzone italiana), che le canzoni quest'anno "sanno interpretare la realtà di tutti i giorni e quindi hanno una forza politica", convinto conclude: "a Sanremo ormai c'é un nuovo corso, parte oggi e deve durare, da qui non si può tornare indietro. Si parla tanto di qualità e ieri con i duetti abbiamo fatto pezzi d'arte, di teatro e tv, buon gusto e musica bella, mai banale". (Ansa)