cronaca

Presunta maxi evasione in Svizzera
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La procura di Genova ha indagato il cantautore Gino Paoli per evasione fiscale e in mattinata ha avuto luogo un blitz della Guardia di finanza nella casa genovese del cantante, nel 'Quartiere azzurro' di Nervi. Secondo gli inquirenti il cantante avrebbe fatto arrivare in Svizzera due milioni di euro. Paoli è attualmente presidente della Siae.

La notizia di reato è stata assunta dagli investigatori durante un'intercettazione ambientale avvenuta nello studio genovese del commercialista Andrea Vallebuona, professionista consulente dell'ex presidente di Carige Giovanni Berneschi già arrestato nell'ambito dell'inchiesta sulla truffa a Banca Carige. Il cantautore si sarebbe recato nell'ufficio del commercialista proprio per affidargli l'incarico di trasferire a Lugano alcune somme di denaro.

Gino Paoli, secondo quanto emerso nelle indagini, avrebbe portato in Svizzera due milioni di euro nel 2008. I soldi non sono stati scudati ne' sono stati oggetto di dichiarazione di reddito. L'evasione fiscale, secondo gli investigatori, ammonterebbe quindi a circa 800 mila euro e non sarebbero stati dichiarati nel 2009. Gli inquirenti vogliono capire in quale banca svizzera sarebbero stati portati i soldi, per questo sono in corso le perquisizioni.

Nell'ambito di questa inchiesta le perquisizioni della Guardia di finanza di Genova sono scattate anche in alcune società. Si tratta della Edizioni musicali senza fine, la Sansa e la Grande Lontra, domiciliate presso un'altra società, la Sis data, con sede in via Ippolito d'Aste a Genova. I finanzieri hanno cercato prove documentali della movimentazione di due milioni di euro che Paoli avrebbe trasferito in Svizzera nel 2008.

Non c'è alcun collegamento invece tra l'indagine su Carige e sul Centro Fiduciario della banca genovese e l'inchiesta che vede indagato il cantautore genovese Gino Paoli per evasione fiscale. Lo si apprende da fonti di polizia giudiziaria, che smentiscono le voci che erano circolate in giornata. Secondo quanto appreso con Paoli sarebbero indagate anche altre persone. 

"Il dottor Vallebuona non è indagato, non ha ricevuto un avviso di garanzia né è stato perquisito in casa o nel suo ufficio. Anche perché non ha mai aiutato Paoli o altri a portare soldi da nessuna parte". E' quanto afferma il legale del commercialista Andrea Vallebuona, l'avvocato Romano Raimondo, a proposito dell'inchiesta su Gino Paoli. ''Le notizie secondo le quali Vallebuona sarebbe accusato di avere aiutato Gino Paoli a portare i soldi in Svizzera sono destituite di qualsiasi fondamento. Vallebuona non è indagato in questa vicenda'', ha affermato il legale, spiegando che il suo cliente "precisa di avere avuto un breve rapporto professionale con il cantautore nei primi mesi del 2014".