cronaca

1 minuto e 7 secondi di lettura
l pm Chiara Venturi ha chiesto al gup Emilio Fois una condanna a 20 anni di carcere per omicidio volontario e occultamento di cadavere nei confronti di Alessio Scardino, 35 anni e Claudio Tognini, 37 anni, i due amici accusati di avere ucciso con un colpo di fucile Andrea Macciò, il rappresentante di 45 anni, di Genova, il 14 dicembre 2013 in una villa a Stella San Bernardo.

Il corpo era poi stato nascosto nel giardino della villetta del presunto sparatore, Tognini. Il magistrato inquirente, nonostante il responso del Riesame e della Cassazione che aveva respinto la ricostruzione dell'accusa per mancanza di elementi, aveva depositato al gip la sua richiesta di rinvio a giudizio per omicidio volontario lo scorso settembre.

La difesa è convinta che si sia trattato di uno scherzo finito male, di una "una tragica fatalità" ed ha sempre sostenuto che mancava il movente per l'omicidio. In subordine, per i due il pubblico ministero ha chiesto la condanna a 10 anni per omicidio preterintenzionale o a 4 anni per omicidio colposo, sempre in continuazione con il reato di occultamento di cadavere.

La sentenza dovrebbe arrivare mercoledì prossimo. Nel frattempo in un'udienza precedente Scardino aveva patteggiato otto mesi e venti giorni di reclusione con la sospensione condizionale della pena per i reati minori che gli venivano contestati, detenzione di arma clandestina, di munizioni e di sostanze stupefacenti.