cronaca

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"Supplichiamo il nostro governo di riportarci a casa". La richiesta di Greta Ramelli e Vanessa Marzullo nel video diffuso il 31 dicembre dai loro rapitori, è stata esaudita. Le due volontarie italiane di 20 e 21 anni sequestrate nel nord della Siria alla fine di luglio sono state rilasciate e saranno a Roma stanotte. Ma in Italia, accanto alla gioia delle famiglie e al sollievo del governo, scoppia la polemica sul presunto riscatto versato nelle casse dei sequestratori, con il leader della Lega Matteo Salvini che evoca il pagamento di 12 milioni di euro: "Sarebbe uno schifo!".

L'annuncio della liberazione è stato dato con un tweet di Palazzo Chigi, che ha così confermato un'anticipazione del canale Al Mubasher della televisione panaraba Al Jazira, secondo il quale le due giovani erano state rilasciate dal Fronte al Nusra, la branca siriana di Al Qaida. Poco dopo è stata il ministro Maria Elena Boschi a dare la notizia alla Camera, che l'ha accolta con un lungo e unanime applauso, mentre il Presidente del Senato nell'esercizio delle funzioni del Presidente della Repubblica, Pietro Grasso, si è congratulato "per il costante e decisivo impegno di Governo, Unità di Crisi della Farnesina e Servizi di Informazione e Sicurezza". Negli stessi momenti le campane suonavano a festa a Brembate e Gavirate, i paesi di provenienza delle due giovani. "Siamo felicissimi", hanno esultato le famiglie, che hanno ricevuto una telefonata direttamente dal premier Matteo Renzi.

A ipotizzare il pagamento di 12 milioni di euro è stata la tv di Dubai al Aan, indiscrezione poi ripresa anche dal Guardian online. "E' una grande gioia, anche se sto attendendo le necessarie conferme". E' emozionato Salvatore Marzullo, papà di Vanessa, pochi minuti dopo aver appreso della liberazione della figlia in Siria. Marzullo lavora in un ristorante di Verdello, il paese dove da qualche tempo vive appunto con la figlia. Gli fa eco la mamma di Greta. ''Siamo felicissimi della notizia'', ha detto commentando la liberazione della figlia, secondo quanto ha riferito il sindaco di Gavirate (Varese), che ha avuto un breve colloquio telefonico con la donna. ''Non vediamo l'ora di riabbracciare nostra figlia''.