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Fermento nel centrodestra. Favorevole Raffaelle Della Bianca
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Eppur si muove. Il centrodestra, dopo aver passato mesi ad assistere alla bagarre interna al Pd, cerca di organizzarsi per le prossime elezioni regionali in Liguria. A movimentare la situazione sono le dichiarazioni del senatore Augusto Minzolini che ha rilanciato l’ipotesi primarie per la scelta del candidato presidente. “Ho sentito il segretario della Lega, Matteo Salvini, rilanciare per l'individuazione del candidato premier del centrodestra il metodo delle primarie”, ha detto il senatore azzurro eletto nella circoscrizione ligure. “Un metodo del genere dovrebbe essere utilizzato anche per le prossime Regionali, specie in Liguria".

Credo che la strada delle primarie per individuare la guida della regione potrebbe rivelarsi la più adatta. Lo dico con il rispetto e con l'obiettività di chi non è animato da nessun calcolo o interesse personale”, prosegue Minzolini, che attacca l’attuale gestione politica della giunta Burlando: “mai come ora sono evidenti i danni provocati da un sistema di potere improntato sulla sinistra, quel sistema che governa la realtà ligure da decenni".

Iniziano, però, da subito i primi distinguo. La proposta del senatore di Forza Italia non trova del tutto a favore il consigliere regionale della Lega Nord Edoardo Rixi: "Se si decidesse di fare le primarie per scegliere il candidato del centrodestra in Liguria potremmo anche considerare la proposta, ma non siamo per nulla convinti della loro necessità".

Il neo vicesegretario federale del Carroccio distingue tra situazione a livello nazionale ed esigenze regionali. “Ritengo necessario che il candidato lo devono scegliere i partiti. Dobbiamo assumerci le nostre responsabilità scegliendo noi la persona che riteniamo idonea. I liguri sono alle prese con gravi problemi - ha aggiunto il consigliere -. Con quale faccia potrei andare a Pegli o nelle altre zone alluvionate a chiedere le firme a dei cittadini isolati da una frana o alle prese con tanti danni?".

Una sponda per le primarie arriva invece dalla consigliera regionale Raffaella Della Bianca (Gruppo Misto): "I leghisti forti del risultato emiliano propongono una loro candidatura, legittima, ma forse un po' eccessiva per un partito che già ha la presidenza della Lombardia e corre con buone possibilità di vittoria per confermare quella del Veneto".

“Sarebbe però particolarmente pernicioso esporre il centrodestra a trattative a colpi di "tu hai già quello, io dunque voglio questo. Questo indebolirebbe in modo decisivo il carattere di alternativa al regime burlandiano appunto sorretto dalla logica delle nomenklature di partito. Personalmente considero la via delle primarie la via maestra per la scelta dei candidati", ha concluso Della Bianca. Lavori in corso, dunque. Ma qualcosa inizia a muoversi anche nel centrodestra verso le prossime elezioni regionali.