cronaca

Crescono i borseggi e gli scippi
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Un incubo i furti in appartamento: la piaga riguarda tutti i capoluoghi di provincia in regione con aumenti del 420% alla Spezia, del 220% a Savona, del 65% a Imperia e del 45% a Genova. E' stimato che 2 furti su 3 sono compiuti da stranieri. Picco anche di scippi e borseggi: a Genova, tra il 2010 e il 2012, si è registrata una media annua di 5400 denunce, mentre a Savona il fenomeno è triplicato tra il 2004 e il 2013.

A Savona crescono anche del 30% i furti nei negozi tra il 2012 e il 2013, percentuali che raddoppiano alla Spezia. Cresce anche la percezione della criminalità organizzata grazie anche a sequestri e confische del patrimonio mafioso: dal 2002 al 2014 il valore dei beni sequestrati alla criminalità organizzata è di oltre 69 milioni e di quelli confiscati è di 46,6 milioni. Gli immobili sequestrati alle aziende sono stati 173 fino a marzo 2014, di cui 140 in provincia di Genova, 22 nello spezzino, 6 nell'imperiese e 5 nel savonese.

Sono alcuni dati che emergono dall'ottavo rapporto sulla sicurezza urbana nella regione. Tra gli altri dati la diminuzione degli omicidi, da 10 a 5 in regione dal 2012 al 2013: gli autori sono maschi compresi tra i 18 e i 50 anni, nell'80% dei casi di nazionalità italiana, con media e bassa scolarità, per lo più incensurati, soprattutto mossi da vendette familiari.

Lo stalking: a Genova 209 denunce nel 2012, 169 nel 2013. "Per la prima volta la redazione del rapporto - spiega l'assessore regionale alla Salute e alla Sicurezza Claudio Montaldo - nasce in collaborazione con l'Università di Genova, che per la Regione gestisce l'Osservatorio sulla sicurezza e la legalità. Il monitoraggio dei fenomeni, che dura da quasi dieci anni, consente di delineare il quadro della criminalità, sia nelle sue manifestazioni cosiddette minori, sia della crescente consapevolezza della presenza della criminalità organizzata". 

Anna Canepa, sostituto procuratore nazionale antimafia, ha puntato il dito sulla presenza della criminalità organizzata in Liguria. "Ora c'è più consapevolezza e questo ci permette di ostacolarla con più vigore. C'è una sentenza, quella del cosiddetto processo 'La svolta' che sancisce la presenza attiva nel Ponente della 'Ndrangheta. Sarà interessante leggere le motivazioni di quella sentenza per capire come gli esponenti politici locali siano stati assolti. Ma preoccupa ancora - ha sottolineato Canepa - il silenzio delle presunte vittime della criminalità organizzata. Se queste persone parlassero avremmo un fenomeno che consentirebbe al Nord del Paese di non farsi schiacciare. Queste organizzazioni si infiltrano anche nel commercio e nei piccoli appalti".