cronaca

Per il pg,"Colucci esautorato, altri i responsabili"
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"Sono convinto che tutta la vicenda del G8 di Genova sia stata una vergogna nazionale, degna di Paesi come il Burkina Faso o gli Stati sudamericani durante le dittature, innanzitutto perché non siamo stati capaci di elaborare una norma sulla tortura in grado di dare una sanzione per tutto quello che è successo": lo ha detto il pg della Cassazione Enrico Delehaye nella requisitoria al processo per falsa testimonianza dell'ex questore di Genova Francesco Colucci.

"Colucci all'epoca del G8 di Genova era il questore della città e sarebbe dovuto essere il massimo responsabile dell'ordine pubblico ma non lo è stato perché venne completamente esautorato da persone che poi, vista la gravità di quello che era successo alla Diaz, si sono tirate indietro dopo essersi serviti di Sgalla per far passare il messaggio che la polizia era stata molto brava durante una operazione di tumulto", ha proseguito Delehaye.

"Mi rendo conto che la prescrizione matura tra quattro giorni ma di fronte a prescrizioni e assoluzioni ben più rilevanti, l'annullamento con rinvio della condanna per l'ex questore Colucci non è una scelta così scandalosa", ha continuato il pg. "È assolutamente assurdo che De Gennaro e Mortola siano stati giudicati prima separatamente dal Colucci: ossia che il mandante e il killer siano giudicati in momenti separati non è un modo brillante di affrontare i processi", ha aggiunto il pg.

Il sostituto procuratore generale della Cassazione Enrico Delehaye ha svolto la sua requisitoria innanzi ai giudici della VI sezione penale che decideranno se confermare o meno la condanna a 2 anni e 8 mesi di reclusione a carico dell'ex questore di Genova Francesco Colucci. Colucci è andato in pensione ed è stato giudicato colpevole dalla Corte di Appello di Genova con sentenza del 16 dicembre 2013, così come era avvenuto in primo grado.

Secondo l'accusa avrebbe reso falsa testimonianza sulle modalità di irruzione della polizia nella scuola Diaz durante il G8 di Genova del 2001 per alleggerire la posizione dell'ex capo della polizia Gianni De Gennaro e del dirigente della Digos genovese Spartaco Mortola. Ad avviso del pg "è evidente che Colucci abbia ammorbidito la sua precedente dichiarazione ma nonostante questo non posso non rilevare che la Corte d'appello ha acquisito le prove contro l'imputato in maniera assolutamente irrituale, violando il principio del contraddittorio, che è uno dei tanti principi che ci rimangono ed al quale non si può abdicare".