Cronaca
CALCIO A PORTE APERTE A GENOVA
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"L'agibilità dello stadio Ferraris deve essere considerata dai tifosi uno sforzo da mantenere nel tempo, perchè qualora ci dovessero essere manifestazioni di violenza le interpreterò come un'incapacità a mantenere l'agibilità e farò ricorso a tutti gli strumenti che la normativa consente". Tuonano lapidarie nella grande sala le parole del prefetto di Genova, Giuseppe Romano, alla vigilia della partita Sampdoria-Ascoli che si disputerà proprio al Luigi Ferraris di Marassi: uno dei pochi match che si giocano a porte aperte. E' con mano ferma che il prefetto del capoluogo ligure si propone di affrontare la questione dell'ordine pubblico, richiamando i tifosi a un'assunzione di responsabilità. "La normativa è severa ma coerente con quanto avvenuto - commenta Romano - non possiamo fingere che il 2 febbraio non sia successo niente". Secondo quanto spiegato dal questore di Genova, Salvatore Presenti, da domani verranno effettuati anche dei controlli campione agli ingressi per verificare l'effettiva corrispondenza tra il nome sui biglietti e il documento di identità. Intanto partiranno a breve i corsi di formazione per i coordinatori degli steward di Genoa e Sampdoria: 60 ciascuno. A loro spetterà il compito di formare i colleghi: altri 240 ogni squadra.
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